Segnala a Zazoom - Blog Directory

De Luca plurimputato fa “lezione” all’Università: via l’abuso d’ufficio. I professori applaudono

Salerno. Accademia e politica sempre più vicine. Da collante fanno le parole di Vincenzo De Luca, con le quali il Governatore della Campania sferra un “attacco” al reato di abuso d’ufficio.

All’Università di Salerno, si è tenuto un corso internazionale di formazione in diritto penale dal titolo “Migliorare le performance della Pubblica amministrazione. Riscrivere l’abuso d’ufficio. L’obiettivo del convegno è stato dimostrare come la macchina amministrativa ne possa guadagnare in efficienza ed efficacia se si riformasse la norma che disciplina il reato di abuso d’ufficioprevisto dall’art. 323 c.p che si verifica quando nello svolgimento delle sue funzioni, il pubblico funzionario o l’incaricato di pubblico servizio, omettendo di astenersi in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto, procura intenzionalmente a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale – che non pochi guai giudiziari causa a politici e dirigenti pubblici.

Vincenzo De Luca conosce bene il reato e, durante i saluti istituzionali, con animosità, parla della norma che disciplina l’abuso d’ufficio dicendo che “oggi il reato è praticamente inevitabile”. Durante la relazione introduttiva, il professore Sergio Perongini, direttore del dipartimento di Scienze giuridiche, sferra di un colpo anche all’Anac di Cantone, dice:

“Per abrogare la norma ci vorrebbe un legislatore dotato di autorevolezza morale. Ma in un Paese dove il giustizialismo è presentato come la panacea di tutti i mali, dove domina il panpenalismo e il pan Anac-ismo l’abrogazione sembra un’ipotesi in salita”.

De Luca, tra gli gli applausi, parla da esperto; da teorico di diritto utilitaristico e sostanziale da cui dissente, tra i presenti di “peso” intervenuti, solo il viceprocuratore antimafia Francesco Curcio; e da plurimputato per abuso d’ufficio, una volta per un inceneritore mai realizzato (condanna in primo grado, assoluzione in appello) e tutt’ora per il Crescent, la grande muraglia per case e servizi progettata da Ricardo Bofill che “giace” sul lungomare.

De Luca dice:

“Il fine ultimo dovrebbe essere l’espulsione dalla pubblica amministrazione di ladri, corrotti e corruttori. La legge in vigore, invece, raggiunge l’obiettivo opposto: crea una condizione di paura e di incertezza per i funzionari pubblici che devono decidere e assumersi responsabilità”.

Allargando il discorso alla legge Severino, aggiunge:

“Noi abbiamo una norma secondo cui, con una condanna in primo grado per abuso in atto d’ufficio, un funzionario pubblico è sospeso per un anno e mezzo, trasferito con uno stipendio dimezzato, e demansionato. In queste condizioni, chi mai più firmerà atti nei quali esercita un potere discrezionale?”.