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Boom di denunce per estorsione nel Nord-Est: il capofila è la Lombardia dove il crimine fattura 2 miliardi l’anno

In Lombardia il più alto numero di casi (1.336) di denunce per estorsione. Al secondo posto la Campania (1.277) e al terzo il Lazio (916). Un vero è proprio boom, poco onorevole in verità: +64% negli ultimi 5 anni.

Secondo i dati di Transcrime, il fatturato complessivo dell’estorsione organizzata in Italia oscillerebbe tra i 2,7 e i 7,7 miliardi di euro l’anno. Stando ai dati dell’Ufficio studi della Cgia, negli ultimi 5 anni (2010-2015) le denunce per estorsione sono aumentate del 64,2%: in valori assoluti sono passate da 5.992 a 9.839. Ecco il commento di Paolo Zabeo, coordinatore dell’Ufficio studi della Cgia:
Il fenomeno estorsivo è un tipico reato praticato dalle organizzazioni criminali di stampo mafioso ai danni degli imprenditori. Oltre ad acquisire illecitamente del denaro con la violenza e le minacce, l’obbiettivo principale è quello di controllare il territorio. Il fatto che nelle regioni del Nord siano in forte aumento le denunce per estorsione, segnala ancora una volta che questi gruppi criminali organizzati si sono diffusi in modo capillare in tutto il Paese e in particolare nelle regioni più ricche.
La regione con il più alto numero di denunce segnalate all’Autorità giudiziaria è la Lombardia che nel 2015 ne ha registrate 1.336. Al secondo posto troviamo la Campania con 1.277 e al terzo il Lazio con 916. Gli incrementi percentuali più importanti hanno interessato in particolar modo le regioni del Nordest: nel Trentino Alto Adige del +188% (in valore assoluti +94), in Emilia Romagna del +172,8% (+501 in termini assoluti) e in Friuli Venezia Giulia del +125,4% (+79 denunce). L’ultima regione nordestina, il Veneto, ha registrato un incremento percentuale del 79,5%, pari a un aumento in termini assoluti di 217 denunce.

Proprio in Lombardia il il crimine ha un giro di affari vicino ai 2 miliardi: la regione è un vero e proprio snodo cruciale, benchè sia ancora la Campania la regione in cui il “denaro criminale” pesa di più sul prodotto interno lordo regionale: 1.16%. L’incidenza della malavita sul pil della Lombardia è di circa lo 0.58%. Transcrime  ha individuato un modo per classificare i territori e le attività commerciali che possono essere più facilmente oggetto di infiltrazioni della malavita e possono essere trasformate in lavanderie del denaro sporco. E’ stato calcolato che un euro ogni cinque di quelli incassati dalla malavita è guadagnato in Lombardia: droga, tabacco, prodotti contraffatti, e prostituzione contribuiscono al bilancio di questa industria. Solo il traffico di droga 676 milioni di euro, un quinto del volume sullo spaccio del territorio nazionale. la contraffazione raggiunge i 771 milioni, 124 milioni per il traffico di sigarette di contrabbando e 478 milioni per la prostituzione. La provincia di Brescia è tra quelle a più alta concentrazione di aziende confiscate: i tassi sono pari a Reggio Calabria e Palermo. Tra gli immobili requisti il primato spetta alla provincia di Varese.