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Di Maio: “Dobbiamo togliere le mani dei partiti dalla sanità”

Di Maio: “Al via il ddl per togliere le mani dei partiti dalla sanità”. Il testo sarà in commissione al Senato e cambieranno i criteri di nomina dei direttori.

Il vicepresidente del Consiglio, Luigi di Maio, nonché ministro del Lavoro e capo politico del Movimento 5 Stelle, scrive un importante post su Facebook:

“Le nomine dei partiti nella sanità nuocciono gravemente alla salute. Alla tua salute. Il mio primo pensiero quando ho letto degli arresti avvenuti nel Pd in Umbria non è stato il voto, non sono state le urne, bensì lo stupore di avere ancora oggi un sistema sanitario a uso e consumo dei partiti. Quindi oggi vi porto una buona notizia: abbiamo incardinato in commissione sanità al Senato un disegno di legge che punta a togliere definitivamente dalle mani dei partiti il sistema sanitario, modificando i criteri di nomina dei direttori generali e rendendoli trasparenti e meritocratici”.

Di Maio affronta, in questo modo, una questione fondamentale e delicata. Ben note sono a tutti le difficoltà che attanagliano la sanità italiana, senza esclusione di colpi e di certo, non per la mancanza di eccellenze e di personale medico di prim’ordine. Corruzione dilagante, nepotismo e favoritismi: ecco ciò che denuncia il vicepremier nel suo post e infatti, prosegue:

“È una legge di buon senso che il Paese aspetta da anni e che mi auguro sostengano tutte le forze politiche, a partire dalla Lega! Perché non è più accettabile avere dei malati di serie A e di serie B. Il concetto che ribadiamo nella proposta di legge è molto semplice: regole certe, per scegliere i migliori. I migliori professionisti che possano prendersi cura di noi, delle nostre famiglie, dei nostri genitori, dei nostri figli! L’Umbria è solo l’ultimo caso. La sfilza di indagati, arrestati, corrotti dei partiti che hanno approfittato e abusato delle risorse e dei soldi pubblici destinati alla nostra salute è infinito. Un elenco che continua ad allungarsi.”

E conclude:

“Chi si occupa della nostra salute deve essere un esperto in materia, non un amico di un presidente della Regione o il figlio di un segretario del partito o l’amico di un assessore. E chissà quante altre porcherie hanno fatto in questi anni. La sanità è una cosa seria e va liberata dai partiti. Ne va della nostra vita. Vi terrò aggiornati sugli sviluppi e presto andrò in Umbria per raccontarlo ai cittadini”.