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Di Maio lancia il Boom Economico ma i dati Istat dicono il contrario

“Sta per arrivare un nuovo boom economico, come negli anni 60, ma partirà dal digitale”

Sono le parole di Luigi Di Maio, parole ottimiste che non tardano ad essere messe in discussione dai dati dell’Istat, il quale informa di un importante crollo della produzione che di tutto sà, tranne che di boom economico. 

“Crolla la produzione industriale: -1,6% su ottobre e -2,6% su novembre 2017. Profondo rosso per il settore auto: -19,5% sull’anno e -8,6% sul mese.”

E l’Istat stima che la fase di debolezza proseguirà. Dati negativi anche in altri paesi, che provocano l‘allarme recessione nella Ue, perche’ nessuno e’ risparmiato. Il governo ridimensiona l’allarme, parlando di dati attesi sulla scia di quelli europei, rassicura sul fatto che grazie alla manovra la situazione migliorera’

“Questa e’ una manovra sbagliata che fa danni al Paese, che aumenta le tasse a imprese e cittadini, che prevede tagli a settori essenziali, agli investimenti, alla cultura, all’università. Si bloccano assunzioni nelle pubbliche amministrazioni, si tagliano i trasferimenti per il settore ferroviario. Questa manovra sta bloccando la crescita e mandando in recessione il Paese, rischiando di vanificare i risultati ottenuti nei cinque anni passati”.

E’ quanto afferma su Rainews24 il presidente del Pd Matteo Orfini in diretta da un presidio del Pd a Roma nel giorno della mobilitazione del partito.

“Di Maio – chiosa Orfini – lancia il BOOMeconomico ma i dati dicono il contrario”.