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Di Maio:”A me non arrivano buste della Procura”, e chiarisce:”Sulla Diciotti, scelta politica condivisa”

Sono passati 11 anni dal VaffaDay di Beppe Grillo e, il capo politico del MoVimento5stelle, in una diretta dalla sua pagina facebook, fa una sintesi dell’esperienza grillina.
Siamo passati dalle piazze al Parlamentochiarisce il vicepremier Di Maio– prima come forza politica di opposizione nel 2013 ed oggi, come forza di Governo.

Nonostante –a suo dire- “i poteri forti” e i grandi giornali abbiano tentato in tutti i modi di distruggere il sogno pentastellato.

Quando eravamo all’opposizione, i direttori dei grandi giornali ci dicevano che parlavano male di noi perché erano filogovernativi  e che, se fossimo arrivati ad occupare gli scranni della maggioranza, si sarebbero schierati dalla nostra parte. Ma questo i grandi direttori non lo ammetteranno mai.

I giornali –continua Di Maio– riportano le opinioni dei membri del Governo per spaccare all’interno le due forze politiche che lo compongono. Ma le opinioni non contano.

Grazie allo #spazzacorrotti del Ministro Bonafede,  corrotti e corruttori non avranno più vita facile.

Tuona Di Maio tra un attacco alle forze politiche di opposizione ed uno ai Media. E mentre spiega al pubblico la figura dell’agente sotto copertura,  scimmiotta l’alleato di Governo Matteo Salvini.

Io non ricevo buste dalla Procura, dice  aprendo una busta simile a quella che i Carabinieri consegnarono ieri al Ministro degli Interni.
Poi richiama il leader del Carroccio:

Io l’ho detto a Salvini: Non deve attaccare i Magistrati perché sono gli stessi che arrestano i mafiosi, i corrotti e gli scafisti. E se siamo contenti quando arrestano mafiosi, corrotti e scafisti, dobbiamo anche rispettarli quando ci indagano. Anche perché sappiamo che sulla Diciotti abbiamo fatto una scelta politica e dobbiamo portarla avanti tutti insieme.