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Esplode il “caso Roma” tra Lega e M5s

“Caso Roma” tra M5s e Lega. La richiesta di dimissioni della sindaca Virginia Raggi da parte di un capogruppo in consiglio comunale ha scatenato la polemica.

Si tratta di Maurizio Politi, capogruppo leghista: le sue dichiarazioni sembravano aver aperto il “caso Roma”. Le dimissioni a suo parere sono dovute a prescindere da una eventuale sentenza  di condanna nel processo per falso documentale. Il punto principale è la cattiva amministrazione della Raggi:

“A Roma invece siamo all’opposizione contro una delle peggiori amministrazioni di Roma”.

Parole che non sono di certo state accolte bene dai Pentastellati. In primis il sottosegretario M5s all’Economia Alessio Villarosa. Il quale a “Tagada’” ha sminuito le parole di Politi: parlando di far passare il messaggio che Lega e Movimento non sono alleati: nei singoli territori sono divisi, mentre c’è un accorso a livello nazionale su temi definiti da un contratto. Ancora più duro il commento del capogruppo capitolino facente funzioni Giuliano Pacetti direttamente dalla sua pagina Facebook:

“Povero Politi, ha lasciato FdI per passare alla Lega nella speranza di avere visibilita’ a Roma. Invece Salvini per arginare Giorgia Meloni sul territorio nazionale la vorrebbe far diventare sindaco della capitale. Ma almeno Salvini lo sa chi e’ Politi? Di certo non lo capira’ se in piazza ti mischi a quelli del Pd e se per attaccare la Raggi su San Lorenzo in realta’ attacchi il tuo nuovo leader che e’ anche il ministro dell’Interno”

Sulla questione è dovuto intervenire lo stesso Matteo Salvini. Il ministro ha visitato il quartiere San Lorenzo, dove è stata uccisa Desiree. Ha assicurato che aiuterà i romani ed il sindaco ad avere una città più sicura. Allo stesso tempo ha lodato lo sforzo compiuto da Giorgia Meloni nella campagna elettorale del 2016 . In più ha chiesto alla presidente di Fratelli d’Italia di sedersi attorno a un tavolo e riaprire il dossier Roma in vista del prossimo appuntamento elettorale. Nonostante tutto, fanno sapere fonti leghiste, non è aperto un “caso Roma”. Resta il disappunto per l’operato della Raggi, ma non vi sono elezioni in vista.