Gentiloni frena sullo Ius Soli: “si vota dopo l’estate”. Intanto Salvini esulta
Non si sono, al momento, le condizioni per approvarla entro l’estate. Con queste parole Paolo Gentiloni frena sull’approvazione dello Ius Soli. Affermando allo stesso tempo che si tratta di una legge giusta e promette l’impegno da parte sua e del governo per approvarla in autunno.
Nell’edizione odierna de IL CORRIERE DELLA SERA, il vicesegretario del PD e ministro per le Politiche Agricole, Maurizio Martina segue la stessa linea del premier:
Sullo ius soli il Pd seguirà l’indicazione proposta dalle valutazioni del presidente Gentiloni. Come sempre detto, siamo al suo fianco. La legge per la nuova cittadinanza rimane per noi un obiettivo importante.
Gentiloni ha gestito la vicenda dello ius soli con realismo, buonsenso e rispetto per chi sostiene il suo Governo. Apprezziamo molto. Al tempo stesso, ribadiamo che su questo provvedimento abbiamo già detto «Sì» alla Camera e lo stesso faremo al Senato dove una discussione più serena permetterà di migliorare il testo, senza che il dibattito si mescoli alla faticosa gestione dell’emergenza di questi giorni.
Arrivano, però, anche critiche da sinistra, come nel caso di Roberto Speranza:
Per noi lo ius soli è e resta una priorità. Ogni arretramento o rinvio è un errore. Soprattutto in questo momento. Nessun cedimento culturale alla propaganda della destra
Ancora più duro Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana:
E così affonda la propaganda e riemerge la realtà di questo Pd e di questo governo. Per lo Ius Soli non ci sono le condizioni : ce lo dice nientemeno che il Presidente del Consiglio. Ancora una volta a vincere sono le ragioni di una cultura ipocrita e regressiva. Noi continueremo a batterci perché venga approvata al più presto una legge di civiltà.
Chi, invece, esulta per il rinvio delle votazioni è Matteo Salvini:
Un richiamo sia all’opposizione “offerta” dalla Lega in Parlamento sia a quella in rete (ormai vero metronomo per giudicare il consenso, in barba a qualsiasi dibattito sul merito: si guarda più alla pancia che alle reali ragioni):
Prima vittoria, della Lega (che più di tutti si è opposta in Parlamento) ma soprattutto vostra, che in rete vi siete mobilitati a migliaia! Se ci riproveranno, ci ritroveranno pronti. Grazie e avanti così: stop invasione
A dividersi la vittoria, però ci sono altri due protagonisti, Maurizio Gasparri e Giovanni Alemanno (sempre pronti a salire sul carro….). In particolare i due sembrano centrare bene la questione: fare confusione (la fanno già in generale) su quanto il testo di legge afferma. Ovviamente di questi tempi è comodo parlare di “clandestini vanno cacciati e non trasformati in cittadini”: peccato che lo Ius Soli non afferma proprio questo. Ma si sa, è pretendere troppo il fatto che la logica sia presente a casa Gasparri:
Questa legge è sbagliata e del tutto folle in questo momento storico. Non sarà approvata mai, neanche in autunno. I clandestini vanno cacciati e non trasformati in cittadini.
Ancora peggio il secondo:
Nel giro di pochi giorni il governo é passato sullo ius soli dalla fiducia al rinvio. Nonostante le scuse ipocrite è evidente che questo è un risultato della rivolta popolare che è partita dalla piazze della destra per arrivare ai sindaci e all’ostruzionismo parlamentare
Totalmente opposto, invece, il parere dalla Cei. Durissimo il commento di monsignor Giancarlo Perego, direttore di Migrantes e arcivescovo di Ferrara-Comacchio:
Il rinvio è una vittoria dei prepotenti sui piccoli che non hanno voce, una vittoria dell’indecisione, una vittoria dell’incapacità di risolvere i problem. Lo ius soli non è un premio ma uno strumento fondamentale di integrazione
Peccato che non si possa votare per lui in cabina elettorale….