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Vince la Merkel, avanza l’ultra-destra. 5 riflessioni sulle elezioni tedesche

La Germania sceglie la Merkel per la quarta volta consecutiva, ma potrebbe essere l'ultima.

Per la quarta volta consecutiva la Germania sceglie Angela Merkel come propria cancelliera. Una dimostrazione di forza impressionante che però nasconde qualche punto debole rispetto alle scorse volte e ci spinge a fare qualche riflessione:
  1.  Il risultato. La Merkel perde l’8% rispetto alle scorse elezioni. Questo dato influirà ovviamente sul suo partito e potrebbe mettere in dubbio la sua leadership.
  2.  La crisi dei socialdemocratici. La Spd, con Martin Schulz, è al minimo storico con circa il 20% dei voti. Così come in Francia e Spagna, anche in Germania il centro sinistra arranca, oramai troppo vicino a posizioni di centro ha perso la propria identità e quindi perde voti.Tra l’originale e la copia, la gente sceglie sempre l’originale.
  3.  L’avanzata dell’estrema destra. L’ AfD, diventa terzo partito. Un partito simile non c’è mai stato dal dopoguerra nel parlamento tedesco. Uno dei leader Alexander Gauland, ha affermato: “Non c’è da vergognarsi per quello che i soldati tedeschi hanno fatto nelle guerre mondiali”.
  4.  L’Europa cambia passo. Il risultato dei liberali, potrebbe spingere la Merkel verso posizioni ancora più dure in difesa del rigore e degli interessi tedeschi.
  5.  L’opportunità delle sinistre. Le formazioni radicali, complici le posizioni sempre più centriste dei partiti socialdemocratici, hanno una prateria davanti a loro. La sfida è percorrerla seguendo la propria identità, solo così si può essere determinanti. Adesso infatti, le sorti dell’Angela nazionale potrebbero dipendere dai Verdi.
COMPOSIZIONE PARLAMENTO TEDESCO