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“Il reddito di cittadinanza rende più poveri e nega dignità”

Il reddito di cittadinanza rende più poveri e nega dignità. A dirlo è Muhammad Yunus,  economista e banchiere bengalese che ha vinto il premio Nobel per la pace nel 2006 per aver ideato e creato la ‘banca dei poveri’. Ecco quanto detto in una intervista a “La Stampa”.

Un attacco frontale nei confronti di uno dei temi tanto cari al M5s. Una forma di assistenzialismo tipica del mondo occidentale che, secondo Yunus, nega la dignità umana. Questo è il reddito di cittadinanza secondo l’inventore del microcredito e della Gremeen Bank, specializzata in finanziamenti basati sull fiducia e non sulla solvibilita’:

 “Il reddito di cittadinanza rende piu’ poveri, non e’ utile a chi e’ povero e a nessun altro, e’ una tipica idea di assistenzialismo occidentale e nega la dignita’ umana. I salari sganciati dal lavoro rendono l’uomo un essere improduttivo, ne cancellano la vitalita’ e il potere creativo” 

Prosegue poi tracciando un parallelismo tra Asia ed Europa:

“Mi piace la consapevolezza che c’e’ qui per la sicurezza dei cittadini, e mi piace il fatto che la societa’ si senta responsabile per quelli che sono tagliati fuori, anche se poi non sempre riesce a includerli. Mi piace la preoccupazione per i diritti umani, per il ruolo della legge e soprattutto per la costruzione di leggi, per il percorso che porta a formarle. Si’, mi piace molto, sono cose che a noi dell’Est mancano”.

Quale lezione potrebbe venire dall’Asia all’Europa:

“L’Asia avrebbe bisogno di molte cose che in Europa ci sono e ci sono da tanto tempo, ma trovo che da voi ci sia un pensiero unico che limita gli slanci. Mi spiego meglio: le societa’ europee sono ossessionate dal lavoro, tutti devono trovare un lavoro, nessuno deve rimanere senza lavoro, le istituzioni si devono preoccupare che i cittadini lavorino… Invece in Asia la famiglia e’ il luogo piu’ importante e non c’e’ questo pensiero fisso del lavoro: esiste una sorta di mercato informale, in cui gli uomini esercitano loro stessi come persone. Penso che la lezione positiva che viene dall’Asia sia quella di ridisegnare il sistema finanziario attuale, privilegiando la dignita’ delle persone e il valore del loro tempo”. 

Infine uno sguardo alla politica internazionale, tra critiche verso Donald Trump ed un elogio di Macron:

“Non ho molta fiducia nelle leadership globali in questo momento e penso in particolare a Donald Trump, che vuole un’America piu’ chiusa e concentrata in se’ stessa, dove le armi e le bombe sono uno strumento politico considerato efficace. Quello che in questo momento mi da’ maggiore speranza e’ Emmanuel Macron, il presidente francese, mi piace come si pone e come parla. Forse e’ il primo di una nuova generazione di leader, me lo auguro”

Yunus iniziera’ giovedi’ il suo tour italiano a Torino al Grattacielo Intesa San Paolo, per poi continuare a raccontare il mondo che vorrebbe a Milano, alla Fondazione Feltrinelli e poi a Roma, sabato, al Maxxi.