In piazza a Roma gli “Stati Popolari” degli “invisibili”, senza diritti ne garanzie
Roma – Per un giorno “gli invisibili” sono in piazza San Giovanni per gli, “Stati Popolari” indetti dal sindacalista, Aboubakar Soumahoro. Centinaia di uomini e donne che lavorano da precari, senza diritti ne garanzie, sono: operai, braccianti, riders, operatori della musica, giornalisti freelance. Insomma, gli italiani senza cittadinanza, i discriminati per il colore della pelle, la provenienza geografica, il genere, la fede religiosa e l’orientamento sessuale, i tanti invisibili d’Italia.
Chiedono che si discuta di lavoro, con un piano nazionale d’emergenza, perché “siamo ai limiti della schiavitù, nel quadro dell’economia digitale”. Di politiche per l’immigrazione e l’accoglienza, con la richiesta al governo di “cancellare i decreti Salvini“. Ma anche di diritto alla casa, rivalutazione delle periferie, una riforma della filiera del cibo.
“Oggi siamo visibili – dice Aboubakar Soumahoro – E lo siamo anche quando vi portiamo la pizza, quando raccogliamo il cibo per voi. Non siamo invisibili.Questa non è una piazza di contrapposizione ma di proposizione – dice ancora Soumahoro – una piazza che vuole mandare un messaggio di condivisione che vuole rispondere alle ingiustizie e alle disuguaglianze. E’ la piazza della generosità”.
foto, Ilaria Turini