Segnala a Zazoom - Blog Directory

Inquinamento ambientale, chimico ed elettromagnetico. Come difenderci?

Grande successo di pubblico Sabato pomeriggio 27 Maggio alla libreria “Raffaello”, a Napoli a Via Kerbaker 33, per l’evento sull’inquinamento ambientale, le sue cause e le difese che tutti noi possiamo adottare. Il bioarchitetto Luigi Di Maro ha fornito un excursus delle principali fonti di inquinamento ambientale, facendo notare che se da una parte solo una piccola percentuale della plastica davvero viene riciclata (5-12%), una buona parte viene bruciata, ma un buon 40% viene irrimediabilmente dispersa nell’ambiente. Ha sottolineato che spesso gli ambienti chiusi presentano un’aria più inquinata che all’esterno, ma ha presentato anche nuovi materiali di origine naturale (come ad esempio il “sughero tostato”) da utilizzare nelle costruzioni o anche nelle ristrutturazioni. Il fisico Roberto Germano, amministratore della ventennale spin off del CNR, PROMETE Srl, e coordinatore di Alternativa Campania, ha discusso un quadro dell’inquinamento da Campi Elettromagnetici a bassa frequenza, cioè quelli derivanti dalle linee elettriche e cabine di trasformazione, ed impianti elettrici in casa o in azienda. Ha fornito il quadro che chiarisce gli effetti biologici dei campi magnetici a bassa frequenza per dimostrarne l’effetto cancerogeno (in special modo leucemia): gli studi epidemiologici, le prove di laboratorio e la spiegazione biologica. Bisogna adottare dei criteri di prudenza, e di distanza dalle fonti, ed effettuare misurazioni in caso di dubbio: se i limiti di legge risultano superati a causa di una linea elettrica o una cabina di trasformazione, il gestore della rete elettrica è dovuto ad intervenire per schermare. Il medico ed omeopata Vincenzo Esposito ha spiegato cosa si intenda per Sindrome da intossicazione chimica multipla, evidenziando che si tratta di una sindrome ormai classificata ufficialmente da diversi anni che fa sì che il nostro corpo – quando è sovraccaricato da stress da inquinamento – finisca per reagire in maniera “allergica” a delle sostanze per cui la soglia effettiva sarebbe 100, anche quando si sia esposti semplicemente all’1% di quel valore. Moltissime le domande dei presenti in sala, tra cui medici e architetti, alcuni provenienti da fuori Napoli, ma anche da fuori regione.