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In Italia i prossimi europei di pesca. Ci sarà anche l’ischitano Nicola Savio

La pesca non sarà sicuramente lo sport nazionale o uno dei più seguiti, ma la nostra nazione ha sempre abituato bene nello sfornare talenti, per qualsiasi tipo di disciplina, risultando competitiva a livello mondiale per tantissimi sport. Il prossimo anno sono in programma gli europei di pesca a Foce Varano (Puglia) e nella squadra che tenterà di conquistare l’oro c’è anche Nicola Savio, ischitano doc e elemento di punta della squadra azzurra.
Incuriositi dell’evento e soprattutto di come possa nascere una passione verso questo sport, la nostra redazione ha intervistato Nicola, che ha concesso un’intervista a 360°.
Nicola nasce il 9-10-84 a Ischia e ha vissuto sull’isola sin da bambino. Negli ultimi 7 anni ha lavorato in Trentino Alto Adige; ha iniziato prima come cameriere in un ristorante, poi negli ultimi 3 anni ha ricoperto il ruolo di direttore. Quest’anno è rimasto ad Ischia per dare una mano nell’azienda di famiglia, l’albergo Villafranca a Forio. Fidanzato da circa un anno, trascorre il suo tempo tra lavoro e le passioni sportive.

Ciao Nicola, come ti sei avvicinato al mondo della pesca?

Ho avuto la passione per la pesca sin da bambino. Ho iniziato con le canne fisse, man mano poi ho sperimentato le canne a mulinello e le varie specialità che ci sono come il surfcasting, la bolognese, la traina d’altura e la traina costiera.

Quando hai iniziato con le prime competizioni?

Le mie prime esperienze agonistiche sono iniziate quando il presidente del circolo di Forio Francesco Capuano mi ha voluto in squadra per disputare le prime gare. La squadra inizialmente era composta da 3 persone, successivamente siamo arrivati a 12, anche se poi abbiamo avuto un ridimensionamento come numero. Adesso sono io il presidente della società di Forio. I primi anni sono stati i più difficili, dove mi sono cimentato in diversi tipi di pesca, anche se la mia specialità è e resta il surfcasting.

Per chi non ne capisce molto di pesca, ci spieghi che cos’è il surfcasting?

Il Surfcasting (letteralmente “lancio sull’onda”) è una modalità di pesca sportiva che si effettua dalla spiaggia, con robuste canne, capaci di lanciare il complesso terminale (esca e piombo) a distanze considerevoli dalla riva.

Quali sono stati i primi importanti risultati?

I primi risultati sono arrivati a livello provinciale, dove sono stato premiato come campione a squadre nel 2011 con la società “Centro Sportivo Mare”. Nel 2014 sono arrivati altri trofei: abbiamo conquistato il trofeo Eccellenza Sud per il surfcasting, classificandoci al terzo posto, e successivamente terzo posto anche per il campionato italiano di società. A livello personale sono stato premiato in questi anni anche nelle gare di bolentino, traina d’altura, traina costiera e ho conseguito diverse vittorie internazionali nel surfcasting in giro per tutta Europa.

Sei nel giro della nazionale, un traguardo professionale importante. Che percorso è stato?

Sono due anni che sono nella selezione nazionale di surfcasting EFSA. L’anno scorso agli europei in Irlanda abbiamo ottenuto il terzo posto, medaglia d’argento invece per la gara di box a 2. Quest’anno invece terzo posto in Olanda e medaglia d’oro nel box a 4 misti. Prima facevo parte della selezione nazionale FIPSAS (2012), successivamente sono stato scelto dall’EFSA, nello specifico dal ct Arturo Montagnese e questo è il mio secondo anno. Ci sarò sicuramente anche per l’anno prossimo; è in programma l’Europeo in italia, a Foce Varano (Salento). 

Proprio in Olanda ci sono state le ultime gare internazionali, ci parli un po’ di questa avventura?

Davvero stupenda. Erano tre giorni di gara, ma quattro giorni prima siamo arrivati per provare il campo gara. Lì si pesca in oceano ed è tutto diverso rispetto al Mediterraneo. Il pesce più comune li è il merlano (whiting), un tipo di merluzzo. Pescavamo con attrezzature pesanti, con canne lanciavamo oltre 200 gr di piombo quindi con mulinelli da grosse capienze, su lunghe distanze e su fondali molto profondi. Oltre i merlani, si pescavano tanti pesci piatti (sogliole, platesse, rombi, spigole). La pesca è stata combattuta i giorni di gara, con numerose catture. Il primo di settore effettuava circa 80 prede, ogni settore era formato da 15 garisti. Spesso la differenza è stata di 2-3 prede ciascuno, quindi una gara molta tirata. Dal terzo giorno, le catture sono diminuite, per via del fatto che si pescava sullo stesso campo gara già da diversi giorni. Le classifiche venivano stilate giorno per giorno.

Oltre alla pesca che rappresenta qualcosa di importante nella tua vita, hai altri hobbies o interessi?

Oltre alla pesca, gioco calcio a 5 come portiere. Dal 2005 gioco ho sempre giocato per delle squadre di Ischia: ho militato nella Serie B di calcio a 5, in Serie C e ora gioco in Serie D con la Virtus Forio. In questo momento siamo primi nel girone, abbiamo la miglior difesa e sono uno dei portieri meno battuti.

Quali sono i tuoi prossimi e imminenti obiettivi?

Al momento va bene così, sono già soddisfatto dei risultati raggiunti. Un sogno nel cassetto però ce l’ho. Spero di vincere l’anno prossimo il campionato europeo con la nazionale dato che si svolge in Italia. Vorremmo finalmente puntare all’oro. In casa ce la giochiamo, mi auguro che possa esserci il raggiungimento di questo grande traguardo sia a livello di squadra che individualmente. Sempre prima la squadra e poi il singolo. Il gruppo è la cosa piu importante.

La redazione tutta fa un grosso in bocca al lupo a Nicola e a tutti i ragazzi della nazionale per i prossimi impegni in programma.