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La Cassazione conferma la sentenza: “non c’è nessun legame tra autismo e vaccini”

Nessun nesso tra autismo e vaccini. Esulta Beatrice Lorenzin: “dopo la conferma della scienza adesso anche il riconoscimento della giustizia”. La decisione sul caso di un bambino il cui genitore chiedeva un risarcimento.

Ecco il commento completo del ministro della Salute:

Direttamente o indirettamente la tesi principale dei no vax è quella di paventare un presunto collegamento tra le vaccinazioni e l’insorgenza di malattie come l’autismo, giocando sulla paura delle madri e delle famiglie. Questa tesi è stata smentita in questi anni prima di tutto dalla comunità scientifica mondiale e adesso anche dal diritto e dalla giustizia grazie alla sentenza della Corte di Cassazione.  Rivendichiamo  la bontà del decreto vaccini, ora all’esame della Camera, per innalzare velocemente l’immunizzazione  di massa in Italia, calata in modo preoccupante soprattutto a causa del dilagare di queste tesi anti scientifiche. Ecco perché è importante  riconoscere, a prescindere dalle appartenenze politiche, che non esiste nessuna correlazione tra i vaccini e le malattie dello sviluppo. Le forze politiche tutte hanno  la grande occasione di rassicurare la popolazione e smentire definitivamente le false notizie, le bufale che hanno alimentato paure ingiustificate e  contribuito a far precipitare le coperture vaccinali. Con la forza della ragione e della scienza dobbiamo voltare pagina e lavorare insieme per tutelare la salute dei nostri concittadini.

La sentenza (verdetto 18358) ha inevitabilmente come sfondo il dibattito  sul decreto sull’obbligo dei vaccini a scuola: approvato dal Senato e ora alla Camera. La cosa ha generato aspre polemiche tra le due fazioni contrapposte: anti-vax e free-vax. Ieri la Cassazione ha confermato le sentenze del Tribunale e della Corte d’Appello di Salerno sulla mancanza di correlazione tra vaccinazione e malattia. La Suprema Corte, sposa dunque la tesi sostenuta nei due primi gradi di giudizio che, in seguito una perizia tecnica, avevano a loro volta respinto la richiesta: la vicenda riguardava un padre convinto che la patologia del figlio (il bambino è autistico) sia stata scatenata proprio da un vaccino: antipolio Sabin. Il padre chiedeva l’indennizzo al ministero della Salute e alla Regione Campania ai sensi della legge 210 del 1992 sui vaccini, credendo che ci fosse correlazione. Inoltre nel suo ricorso, sosteneva che la Corte d’Appello salernitana:

Avrebbe acriticamente sposato le risultanze della consulenza tecnica d’ufficio, senza prendere in considerazione le numerose controdeduzioni dei consulenti tecnici di parte, nonché del difensore, così incorrendo in mancanza assoluta di motivazione

La Corte d’appello di Salerno (contro cui ricorreva il padre) aveva già negato l’indennizzo al minore. L’uomo si era rivolto ai giudici sostenendo che il figlio aveva contratto una “encefalopatia immunomediata ad insorgenza post vaccini e con sindrome autistica” a causa della terapia vaccinale che gli era stata somministrata. Ora, invece, la sesta sezione civile della Cassazione stabilisce che la consulenza tecnica  ha concluso così:

trovarsi di fronte a una patologia, il disturbo generalizzato dello sviluppo, di cui non è tuttora ipotizzabile una correlazione con alcuna causa nota in termini statisticamente accettabili e probanti. Vi concorre un possibile ruolo di fattori genetici, mentre non sussistono ad oggi studi epidemiologici definitivi che consentano di porre in correlazione la frequenza dell’autismo con quella della vaccinazione Sabin nella popolazione. 

Per la Cassazione il ricorso presentato dal genitore non comprende:

elementi decisivi» che possano vanificare la perizia tecnica. La scienza medica non ritiene superata la soglia della mera possibilità teorica della sussistenza di un nesso di causalità. 

Il nesso causale, inoltre, sempre secondo la stessa Corte costituisce solo un’ipotesi possibile e quindi non provabile.