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“La guerra oltre la notizia. Note sul giornalismo di guerra”

"La guerra oltre la notizia" è quel libro che cerca di far capire al lettore cosa vuol dire la guerra vista attraverso gli occhi di chi fa il giornalista, di chi è inviato sul posto e che deve combattere ogni giorno con le proprie emozioni e l'essere innanzitutto uomini. Ilenia Menale intervista Franco Di Mare e Toni Capuozzo per un'analisi attenta del difficile giornalismo di guerra.

Non è facile capire davvero l’orrore della guerra per chi non la vive in prima persona. Così, la giovane giornalista Ilenia Menale, nel libro “La guerra oltre la notizia”, attraverso le parole di due grandi ex reporter di guerra come Franco Di Mare, giornalista Tg1, scrittore e conduttore di “Uno Mattina” e Toni Capuozzo, giornalista e conduttore dello storico programma “Terra”, ha cercato di far trasparire le emozioni contrastanti e ciò che si prova nel vivere tutto questo, più da uomini che da giornalisti.

Ilenia Menale è nata a Napoli ma vive da alcuni anni a Roma ed è una giornalista freelance con due lauree, una in Economia e Management ed una in Comunicazione d’Impresa. Da sempre ripudia ogni forma di violenza. Insegna giornalismo in alcune scuole tra Lazio e Campania e partecipa spesso, in qualità di esperta, a convegni e dibattiti sul tema della guerra e della povertà nel mondo.

Ecco le parole della giornalista:

<<Volevo fare la giornalista. Il mio unico e solo scopo era quello di informare la gente e sensibilizzare le persone. I temi della guerra, della violenza, non devono essere prassi. Non dobbiamo lasciarci vincere dal fatto che la guerra sia invincibile, che la violenza non possa essere sconfitta. Ho lasciato raccontare a Di Mare e Capuozzo le atrocità della guerra per consentire a chi legge di comprendere davvero cosa sia la guerra oltre la notizia.>>

Analizzando due libri di Capuozzo e Di Mare e intervistandoli, l’autrice lancia diversi spunti di riflessione. Si parla della gente che vive tale orrore e del difficile mestiere del giornalista. Soprattutto della paura e della rabbia dello stesso inviato che al rientro dalla missione porta con sé immagini ed emozioni che non potrà dimenticare, essendo innanzitutto un uomo.

L’autrice dichiara:

<<Il libro conduce il lettore ad andare oltre i luoghi comuni sulla guerra e a confrontarsi con le esperienze concrete del giornalista che compie in condizioni proibitive il proprio lavoro, per amore della verità. Un documento su un mestiere affascinante ma difficile che mette a dura prova le emozioni e i sentimenti dell’inviato che, prima che un professionista, è un uomo che sceglie di denunciare – a rischio della sua incolumità personale – l’assurdità della violenza dell’uomo sull’uomo.>>
<<Gli impressionanti e sensibili approcci di due inviati al fronte, Di Mare e Capuozzo, catapultano il lettore nelle storie di guerra, senza trascurare i particolari. Ho scritto questo libro tentando di imprimere nel cuore di chi lo leggerà gli sguardi di chi vive sotto le bombe, al fine di non permettere a nessuno di abituarsi alla violenza, portando ogni giorno un pensiero per tutti coloro che vivono in luoghi assediati.>>

La prefazione del libro è di Franco Di Mare. La recensione a cura di Giovan Battista Brunori, Vice Caporedattore Esteri Tg2. Il lavoro ha ottenuto il patrocinio dell’Ordine Dei Giornalisti del Lazio.