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L’audio shock di Richetti che scarica Martina: “Può andare a cag…”

“Allora ragazzi, vi chiedo scusa se ogni tanto faccio incursione con questi vocali. Vi chiedo ascolto perche’ mi state scrivendo… Io non minimizzo la questione delle liste. Non la minimizzo al tal punto che per quanto mi riguarda la questione del sostegno a Martina, va avanti in questi termini: per me la mozione e’ finita”.

E’ l’inizio del durissimo sfogo di Matteo Richetti  che parla ai candidati alle primarie del Pd che fanno riferimento a lui e detta la linea tramite un audio inviato su WhatsApp:

‘Martina ci ignora. Per me e’ finita’.

Ecco le parole di Richetti:

“Ci siamo sempre detti che le primarie sono un fatto incidentale nella costruzione di un gruppo che fa politica insieme in un percorso di medio-lungo periodo. Ci sono territori in cui siamo stati letteralmente umiliati, cancellati... Addirittura non c’e’ diritto di tribuna. Non c’e’ problema. La mozione e’ finita. Io ho cancellato le iniziative dove c’e’ stata questa mortificazione. Io non ci vado in Toscana a dire ‘votate Martina’. Anzi vi invito a fare i cazzi vostri. Non ci vado in Sicilia dove hanno consegnato tutto a Raciti e Faraone. O dove Lotti ha fatto quel che gli  pareva. Ho cancellato anche la Lombardia. Anzi giovedi’ sera invito tutti quelli della Lombardia a fare il punto insieme ai nostri su come andiamo avanti. Dopo di che siccome e’ inutile che perdiamo la testa per questa cazzata dell’assemblea. Ci abbiamo messo anima e core. In alcuni contesti, come potevamo prevedere, hanno fatto la prova di forza. Ci siamo sempre detti che noi non facciamo politica per i posti. Non molliamo di un centimetro. Per me Martina puo’ andare a cagare domani mattina. Si e’ dimostrato che ha voluto preferire i Lotti, i De Luca e compagnia. Non vedra’ una parola di sostegno da parte mia su questo. Ma dove i nostri sono impegnati in prima fila, non li lascio da soli. Perche’ Domani (ieri, ndr) c’e’ un’iniziativa con Delrio e Calenda a Roma. Che faccio l’annullo? No, ci siamo. Perche’ teniamo il punto della scena politica. A chi mi dice: ‘e’ tutto finito, non mi vedete, mai piu”, dico non perdiamo la testa. So che non era tutto legato a un posto in assemblea. E allora andiamo avanti. Ci sono 14 giorni in cui io vado solo dove ci sono le condizioni, come in Piemonte. Non mi vedranno dove hanno voluto fare i fenomeni e dove spero che le cose gli vadano pure male”.

 

 

Maurizio Martina, interpellato sul tema, minimizza:

 

“Quella era una tensione di qualche giorno fa, ma che ormai e’ stata superata dai fatti. Ieri pomeriggio eravamo a Roma con Matteo Richetti, con Graziano Delrio e Carlo Calenda per un’iniziativa, assieme a centinaia di persone”. 

 

Ecco l’audio integrale: