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L’esplosione di Beirut, come una bomba atomica

Beirut – Un’esplosione di dimensioni gigantesche ha devastato Beirut, la capitale del Libano, causando 73 morti e diverse migliaia di feriti.

A provocare l’esplosione udita fino a Cipro è stato un incendio in un deposito nel porto di Beirut dove erano immagazzinate 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio, sequestrate diversi anni fa da una nave. Anche all’aeroporto internazionale Rafic Hariri, distante alcuni chilometri, i danni all’aerostazione sono evidenti. Secondo alcune fonti due militari italiani dell’Unifil sono rimasti feriti in modo non grave. Un’inchiesta è in corso per appurare cosa abbia provocato l’esplosione.

Un video circolato sui social media mostra dapprima una colonna di fumo nero alzarsi nel cielo. Poi, in quelle che sembrano le fiamme di un incendio, alcune deflagrazioni minori. Infine, un’esplosione gigantesca che investe anche il balcone da cui vengono riprese le immagini, molte centinaia di metri dal porto.

Il premier libanese ha chiesto ai “Paesi amici” di aiutare il Libano. “Lancio un appello urgente a tutti i Paesi fratelli che amano il Libano a stare al suo fianco e ad aiutarci a guarire le nostre ferite profonde”.

Dall’Italia, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha dichiarato, “Le terribili immagini che arrivano da Beirut descrivono solo in parte il dolore che sta vivendo il popolo libanese. L’Italia farà tutto quel che le è possibile per sostenerlo. Con la Farnesina e il ministero della Difesa stiamo monitorando la situazione dei nostri connazionali”.

E’ intervenuto anche il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio “L’Italia è vicina agli amici libanesi in questo momento tragico. I nostri pensieri vanno alle famiglie delle vittime, a cui esprimiamo il nostro profondo cordoglio, e alle persone ferite, a cui auguriamo una pronta guarigione”.