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Libertà di stampa- Rsf accusa Grillo: È concausa del problema

L’Italia migliora nella classifica sulla libertà di stampa ma la situazione resta critica. Rsf accusa Beppe Grillo

Nella classifica di Reporters sans Frontieres sulla libertà di stampa, il nostro paese scala 25 posizioni  piazzandosi al cinquantaduesimo posto. Senza dubbio un passo in avanti che però non può certo inorgoglirci. Tra le ragioni di questo “disastro” c’è la grande sorpresa. Rfs infatti accusa proprio Beppe Grillo -colui che in questi anni si è aizzato a paladino dell’informazione trasparente- di essere concausa della disinformazione. Basta aprire il sito dell’organizzazione per leggere che tra le cause dei problemi italiani c’è l’effetto di capi politici come Beppe Grillo che non esitano a ,ettere alla gogna i giornalisti lo infastidiscono.

Il livello di violenza contro i giornalisti (tra cui l’intimidazione verbale e fisica e le minacce) è allarmante, soprattutto perché i politici come Beppe Grillo del Movimento Cinque Stelle non esitano pubblicare i nomi dei giornalisti che li infastidiscono. Ed è per questa ragione che i giornalisti sotto la pressione dei politici spesso optano per l’auto-censura.

Insomma, Il leader dei pentastellati  da paladino dell’informazione trasparente diventa concausa di una situazione tutt’altro che rosea per l’informazione e per il nostro Paese. La situazione viene definita da Rsf molto grave in 72 paesi, fra cui Cina, Russia, India, quasi tutto il Medio Oriente, l’Asia centrale e l’America centrale, oltre che in due terzi dell’Africa.