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Napoli, un limone per Allegri e una speranza per i minori a rischio

 Napoli Genoa 1 - 0

Altro che squadra amica, tifoseria gemellata e remake di scansopoli! Se non ci avesse pensato San Giuseppe (domani è il 19 marzo) Albiol con quella capocciata, Napoli Genoa sarebbe stata il risultato della “secciata” (per i non napoletani: maledizione, fatwa) lanciata ieri da Massimiliano Allegri dopo Spal Juve 0 a 0:

“Magari il Napoli domani non vince”.

Caro Allegri, come direbbe quel tale bergamasco… magnete ‘o limone, tiè! Il campionato è di nuovo apertissimo, gli azzurri  – se continueranno così – si giocheranno la finale scudetto allo Stadium.  D’altro canto, quelli che vivono di numeri (statistici, matematici e commercialisti) sanno bene che nessuna squadra può vincere tutte, ma dico tutte le partite.

Il bello del calcio è proprio “la variante anomala a chiappe divaricate”, come Lino Banfi chiamava la vittoria del Catania contro la Juventus (definizione coniata dal comico per il pronostico sulla desueta schedina del totocalcio). E a “variante anomala” Spal Juve 0 a 0 ha riaperto il campionato.

Sempre parlando di numeri, voglio chiarire il mio ottimismo. Lorenzo Insigne è al record dei pali centrati, la squadra di Sarri continua a macinare occasioni su occasioni. Prima o poi la pallina nella roulette girerà in modo diverso. E’ vero che non si è giocato come nelle gare migliori, ma è anche vero che se avessimo vinto 3 a 0 non avremmo rubato nulla.

Inoltre, la sosta per la nazionale ci aiuta. Alla ripresa, avremo il Sassuolo (e poi il Chievo) mentre i bianconeri dovranno incontrare il Milan e la testa dei non colorati pure sarà almeno parzialmente distratta dal pensiero delle due partite col Real Madrid in Champions (Cristiano Ronaldo oggi ha segnato quattro gol, tanto per capirci). Insomma, nulla è perduto.

Passiamo, come da tradizione, agli argomenti off topic (che non ci azzeccano niente). Uno dei tre ragazzi che avrebbero ucciso la guardia giurata a Chiaiano, milita nella stessa scuola calcio del Pederboy. Lui, il ragazzo oggi agli arresti, è del 2001, mio figlio del 2003. Quando l’ho saputo, sono rimasto letteralmente senza parole. Non è possibile che questi ragazzi, che pure praticano uno sport agonistico, si perdano nelle strade napoletane, di notte, commettendo crimini che, purtroppo, li segneranno per tutta la vita.

Le mie sentite condoglianze alla famiglia del lavoratore ucciso, Franco Della Corte. Dobbiamo fare in modo che questi episodi non si ripetano mai più. Ho una mia personale idea che segnalo qui, lo so che non sono nessuno e che le mie proposte non saranno mai accolte, ma voglio dirlo: creiamo un osservatorio sui minori a rischio e nominiamo presidente la professoressa Maria Luisa Iavarone, la mamma di Arturo, il ragazzo accoltellato a via Foria tempo fa. La prof buca il video, parla bene e potrebbe raccogliere energie e risorse per risolvere il problema.  Scusate la chiusura triste. Sì, sempre forza Napoli, ma domani è San Giuseppe e anche la festa del papà. E domani in una famiglia non si potrà festeggiare.

Franco Della Corte