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Mattarella teme per la guerra in Siria e vuole subito un Governo

I venti di guerra che spirano forte in Siria, stanno destando non poche preoccupazioni al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che pare deciso a non concedere molto tempo alle diverse formazioni politiche per la formazione del Governo.

Se in un primo tempo si era ipotizzato di procedere con molta calma, per dare tempo ai partiti di metabolizzare il passaggio dai toni della campagna elettorale a quelli della responsabilità del governo, dopo le tensioni tra USA e Russia, lo scenario è cambiato. A confermare questa tesi sono anche i diversi esponenti che stanno partecipando alle consultazioni al Quirinale.

“Credo che non ci voglia molta fantasia per immaginare che il Presidente sia preoccupato per l’escalation militare, e per le reazioni delle forze politiche in Italia”

Così la capogruppo delle Autonomie del Senato, Juliane Unterberger, rende chiaro il tema al termine del suo turno di consultazioni. Sulla stessa linea anche Pietro Grasso, leader di LeU, che si dice possibilista:

“Credo che la crisi in Siria renda necessaria una accelerazione per trovare una soluzione allo stallo di governo, senza attendere le elezioni regionali in Molise e Friuli Venezia-Giulia. Sul governo – ha proseguito Grasso – abbiamo ribadito la nostra posizione: si deve uscire dai personalismi e si deve cominciare a trattare i temi del paese. Per Liberi e uguali i temi sono la tutela della dignità del lavoro, la lotta alla povertà, il welfare, l’ambiente, i diritti civili. Sull’economia attendiamo il testo del Documento di economia e finanza (Def) per esprimere valutazioni”.

L’indicazione generale è quindi quella di arrivare ad una rapida risoluzione e Mattarella ha fatto capire che venerdì, se non ci saranno novità al termine delle consultazioni, spronerà i partiti alla responsabilità e darà loro ancora pochi giorni. Poi, in mancanza di loro passi avanti autonomi, assumerà una decisione concreta (preincarico o mandato esplorativo) per far nascere il governo in poche settimane.