Giorgia Meloni senza freni nella sua battaglia personale contro il Museo Egizio di Torino. Lo fa attraverso Facebook partendo dal particolare per poi arrivare all’universale, ovvero la politica e la gestione di beni Culturali.
“Paghi un biglietto e ne prendi due se hai la carta d’identità araba. Tutto pubblicizzato su tram e bus rigorosamente in lingua araba e senza traduzione”
La polemica nasce, come ricorda la Meloni, tenendo bene a mente che il Museo riceve sovvenzioni pubbliche. Da qui il colpo finale:
“Tra i cinque membri del CdA ci sono un esponente designato dal Comune di Torino, uno dalla Regione Piemonte e il presidente nominato dal Ministero dei Beni Culturali. Un mix letale di governo PD-M5S“.
Per concludere un pò di campagna elettorale:
“Se volete un governo di patrioti non votate per chi censura la lingua italiana”.