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Migliore dice no alla contrapposizione Gentiloni-Renzi. «Il leader c’è, è il segretario».

Il sottosegretario alla Giustizia si espone su il Mattino: «Basta con l'autolesionismo. Il leader c'è, è il segretario».

È di oggi l’intervista rilasciata dal sottosegretario alla Giustizia, Gennaro Migliore, al quotidiano il Mattino. Alle domande dirette del giornalista P. Mainiero, Migliore risponde con altrettanta schiettezza.
Dapprima il sottosegretario tiene a fare delle precisazioni, come riportato dal quotidiano, riguardo al voto del 5 novembre che si terrà in Sicilia. «Le amministrative non hanno nulla a che fare con le politiche e – spiega Migliore – ogni elezione fa storia a sé. Chi pensa che il voto in Sicilia sia un test per le politiche commette un errore. Le vicende locali hanno sempre avuto una loro specificità».

Continua spiegando la presenza di Renzi (ora segretario Pd) in Sicilia: «Renzi è stato in Sicilia dimostrando quanto si sia impegnato nelle elezioni. Sull’isola è stata fatta una scelta forte puntando sul rettore dell’Università di Palermo. Fabrizio Micari è la vera novità. Non ha avuto precedenti esperienze politiche a differenza dei suoi avversari, già candidati alle regionali di cinque anni fa».

Ancora, non tentenna Migliore nello spiegare l’alleanza con A. Alfano da parte di Alternativa popolare che sostiene Micari. «Alfano è un alleato di governo e sulle elezioni in Sicilia si è trovata un’intesa ampia che ha avuto una sintesi politica nell’indicazione di Giovanni La Via in ticket con Micari. Siamo, più in generale, in una situazione il cui rischio vero è la frammentazione del centrosinistra e la grande anomalia è Mdp (Movimento democratico e progressista) che sostiene un candidato che non ha alcuna speranza di diventare presidente della regione».

Il sottosegretario dichiara apertamente al quotidiano che la scelta Mdp appare totalmente anti-Renzi, dettata solo da un calcolo. Si dichiara, però, aperto al dialogo con Mdp, nonostante l’ossessione anti-Renzi non sia un buon viatico. «Non dipende solo da noi – dichiara Migliorevisto che Mdp sta ponendo problemi anche sulla prossima legge di stabilità. Evidentemente il loro unico scopo è indebolire la leadership del Pd».

Infine, il giornalista de “il Mattino” pone l’attenzione sul conflitto all’interno dello stesso Pd per quanto riguarda il candidato Premier, conflitto che vede Renzi contro Gentiloni. «E’ sbagliato il tema di una contrapposizione – risponde il sottosegretario Migliore – perché Gentiloni lavora insieme a Renzi per continuare nella stagione di riforme avviata dal segretario quando era al governo».