Le elezioni tedesche, semmai ve ne fosse bisogno, hanno mostrato ancora una volta che i partiti socialdemocratici, sono dei morti che camminano.
Si, sono consapevole che questa espressione non sia tra le più felici ma, di sicuro, è letteralmente la più fedele alla realtà. Infatti, dopo la sconfitta in Spagna ed in Francia, è arrivata la debacle tedesca con SPD che non va oltre il 20% e colleziona il risultato più basso della sua storia.
Una caduta prevedibile e non più evitabile, così come non è evitabile il futuro collasso del Partito Democratico italiano. Le cause sono diverse ma hanno tutte una matrice comune. Il PD, discendente del PDS e prima ancora del PCI, ha perso man mano la propria identità per sedersi su poltrone impolverate e viaggiare in auto blu, ha perso le sue sezioni di partito per aprire nuove coop. Il vuoto cosmico dei partecipanti all’ultima festa dell’Unità ne è solo l’ennesima dimostrazione (mentre Italia 5 stelle a Rimini è stata un tripudio di persone).
Quel vuoto è esattamente la causa per la quale il PD perderà le elezioni: una scollatura evidente con la società reale. Con tutti coloro che negli ultimi anni hanno dovuto subire limitazioni e soprusi per rispettare i diktat imposti dall’Unione Europea (che tradotto significa più tasse e meno investimenti economici). La stessa Unione che, se con una mano destina (giustamente) fondi per l’emergenza migranti (sono pur sempre esseri umani), con l’altra impone (ingiustamente) un maggior cuneo fiscale affamando i popoli europei… come se invece queste misure non riguardassero esseri umani ma solo dei numeri.
E, saranno proprio i numeri a non tornare alle prossime elezioni. Potranno mettere insieme tutte le più ridicole e disparate (nonché disperate) alleanze arlecchinesche, senza senso e senza identità, ma oramai il loro destino è segnato: sono morti che camminano.