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Napoli ferma il bus degli estremisti «no gender»

Il Comitato Campania Rainbow parla di "terrorismo informativo" mentre Carlo Giovanardi di Idea Popolo e Libertà paragona Napoli alla Corea del Nord. “dove si proibisce con la forza ogni forma di pratica religiosa pubblica o di opinioni diverse da quelle del regime”

Napoli – Come era previsto si sono consumati momenti di tensione questa mattina  in piazza Piazza Trieste e Trento a Napoli per l’arrivo del bus delle libertà, per la manifestazione «no gender», nonostante la revoca dell’autorizzazione all’iniziativa da parte del Comune.  Un gruppo di attivisti Lgbt ha contestato l’arrivo del pullman in piazza chiedendo con decisione che andasse via. Sono partiti alcuni slogan da una parte e dall’altra e la tensione si è stemperata quando il  pullman, dopo aver sostato un quarto d’ora, ha lasciato la piazza. Il Comitato Campania Rainbow parla di “terrorismo informativo” che starebbe mettendo in atto la campagna nazionale promossa dalle associazioni del Family Day CitizenGO Italia e Generazione Famiglia. Il portavoce del Family Day se la prende con il Comune e parla di dittatura a pensiero unico. Carlo Giovanardi di Idea Popolo e Libertà arriva a paragonare la Napoli di De Magistris alla Corea del Nord. “dove si proibisce con la forza ogni forma di pratica religiosa pubblica o di opinioni diverse da quelle del regime”