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Napoli, provincia. Nuova truffa per chi cerca lavoro su internet

Sfruttavano e truffavano lavoratori disoccupati e disperati. Finiscono così in manette 21 persone, responsabili di un’associazione specializzata nel raggiungere giovani “inserzionisti del web”

A costoro viene imputato il reato di associazione a delinquere finalizzata alla truffa. Ad eseguire l’operazione sono stati i militari dell’arma di Aversa. Il provvedimento è il frutto di una complessa indagine partita nel settembre 2016. La base operativa della complessa e fitta rete dell’organizzazione è stata scoperta a Parete, anche se la portata d’azione del gruppo era l’intero territorio nazionale. 

L’associazione metteva in azione sempre lo stesso sistema: Le vittime, soprattutto giovani donne in cerca di lavoro, spesso da casa, inserivano le proprie richieste sui siti internet, fornendo anche i loro recapiti. Dopodiché venivano contattate telefonicamente dagli indagati, che spacciandosi per dipendenti del sito sul quale era stato pubblicato l’annuncio, oppure avvocati o agenti di polizia postale, paventavano il rischio di sanzioni e multe previste per una presunta irregolarità nell’inserimento dell’annuncio. 

Per evitare le inesistenti sanzioni, le vittime della truffa dovevano versare somme di denaro su carte postapay dei criminali. Cifre non certo irrisorie: Per sanare la questione alle vittime veniva chiesto di versare fino a 2mila euro. Gli introiti, così ricavati, ammontano a 134mila euro, provenienti da tutte le province italiane.