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NBA mock draft 2019, corretto con periodi ipotetici (1-14)

LOTTERY EDITION (1-14)

1) New Orleans: Zion Williamson. power forward, 19 anni, miglior giocatore del draft 2019. niente da aggiungere. possibile traiettoria: l’evoluzione, senza lentiggini, di Blake Griffin     

2) Memphis: Ja Morant. point guard, 20 anni, miglior playmaker del draft 2019? impossibile a dirsi con certezza: lui ha giocato una stagione sana, Garland no. possibile traiettoria: body type alla fox di sacramento, attitudine alla westbrook

3) New York: R.J. Barrett. swingman, 19 anni, ha espressamente dichiarato di volere fortissimamente giocare al madison square garden. non essendo più possibile scambiare la numero 3 per anthony davis sembra corretto assumere che questo matrimonio tra barrett ed i knicks si farà. possibile traiettoria: considerando che a duke ha tirato col 30% da 3 ed il 66% dalla lunetta verrebbe la tentazione di tirare in mezzo andrew wiggins…epperò barrett passa meglio, ha più visione di gioco e, per quel che se ne sa, il tipo di temperamento adatto 

4) New Orleans: Jarrett Culver. swingman, 20 anni, capace ad entrambi i lati del campo. all-around game che avrà però bisogno, a livello nba, di vedere quel tiro da 3 punti migliorare parecchio (quest’anno 30% su 4.2 tentativi a partita ed un vagamente preoccupante 70% ai liberi su 5.5 tentativi di media). necessita di aggiungere un po’ di chili d’armatura. possibile traiettoria: baby joe johnson 

5) Cleveland: De’Andre Hunter. ala, 21 anni, con una notevole apertura alare da 7’2”. (molto) solido ai due lati del campo. tiratore, si direbbe, già affidabile. 43,8% da 3 punti e 78% ai tiri liberi. possibile traiettoria: parente giovane di luol deng

6) Phoenix: Darius Garland. point guard, 19 anni, stagione a vanderbilt durata appena 5 partite, poi il menisco operato. sembrerebbe un tiratore alquanto notevole da ciò i paragoni frequenti (e speranzosi) con dame lillard. molto leggero fisicamente e non particolarmente esplosivo, parecchie le domande relative alla sua difesa. c’è chi ritiene che farsi male sia stata la cosa migliore potesse capitargli: ha fatto appena in tempo a sparare una serie di triple in quelle 5 partite col 48% da 3 per poi fermarsi. possibile traiettoria: lighter lillard (?)

7) Chicago: Coby White. combo guard, 19 anni, gran primo passo, estremamente veloce. realizzatore più di volume che di efficienza. discreto tiratore da 3 punti col 35% su ben 6.6 tentativi di media. difensivamente applicato ma un grosso punto interrogativo arriva dalla wingspan negativa. in pratica la sua apertura alare 6’5” è pari alla sua altezza 6’5”. possibile traiettoria: potrebbe/dovrebbe modellare il suo gioco su jamal murray ma molto dipenderà pure dai bulls 

8) Atlanta: Cam Reddish. ala, 20 anni da compiere a settembre, uno dei più enigmatici prospetti di questo, a sua volta, enigmatico draft (che molti invece preferiscono definire debole o piatto). percentuale dal campo oscena, 35%. percentuale da 3 punti invece bassina ma con potenziale, 33,3% sul notevole numero di 7.4 tentativi a partita. aggiungendoci il 77% dalla lunetta sembrerebbe possibile ipotizzare del serio upside come specialista del tiro dalla lunga. mani attive in difesa con 1.6 palle recuperate di media ma troppo spesso basta una semplice finta a mandarlo fuori posizione. possibile traiettoria: tim thomas 

9) Washington: Rui Hachimura. ala forte giapponese, 21 anni, reduce da una produttiva stagione a gonzaga. quasi 20 punti di media sfiorando il 60% dal campo. buoni movimenti spalle a canestro, discreta abilità nel tirare spot up ed una crescente capacità di andare coast-to-coast dopo rimbalzo difensivo. come detto, stagione produttiva. in attacco. quanto alla difesa: una serie di grossi punti interrogativi; sembra lento nel reagire. possibile traiettoria: giappo jabari parker

10) Atlanta: Bol Bol. centro, 19 anni, figlio del leggendario manute, 7’2” d’altezza con una wingspan da 7’7”. solo 9 partite ad oregon prima di un infortunio al piede che ne ha chiuso la stagione (e la carriera) collegiale. in quelle 9 partite però statistiche da far salivare qualunque scout nba. 21 punti, quasi 10 rimbalzi e 2.7 stoppate di media in 30 minuti sul parquet. tirando il 56% dal campo, il 75% ai liberi ed il 52% !! da 3 punti su 2.8 tentativi a partita. qualche giorno fa si è prodotto in un cd. pro day in cui, senza avversari, ha fatto vedere agli executives in platea di essersi ripreso bene dal’infortunio e di non aver perso la mano al tiro. possibile traiettoria: vedendolo così alto, magro e tiratore- the black porzingis

11) Minnesota: Brandon Clarkeala/centro, prossimo ai 23 anni, banalmente il miglior difensore del draft 2019. nonostante  statura limitata 6’8” e wingspan negativa 6’8”, si è dimostrato, almeno a livello collegiale, un vero e proprio muro difensivo. 3.2 stoppate di media in 28 minuti sul parquet ed un irreale defensive box plus minus da +10.0 netto. iper-atletico ed iper-verticale, in grado di stoppare al ferro ma anche di contenere dribble penetration sul perimetro. attacco limitato al gioco nel pitturato ma di grande efficienza, 68,7% dal campo. pare fatto apposta per giocare da ala forte accanto ad un centro di grande qualità offensiva come Towns. possibile traiettoria: un paul millsap prima del tiro da 3 

12) Charlotte: P.J. Washington. ala forte, prossimo ai 21 anni, 7’2” di wingspan. giocatore praticamente privo di rilevanti difetti statistici che sa fare tutto abbastanza bene ma niente in maniera speciale. una scelta solida per una squadra, gli hornets, che nel giro di un anno al massimo chiuderanno, si presume, i propri rapporti con marvin williams, kidd-gilchrist e biyombo (e forse kaminsky nelle prossime settimane). possibile traiettoria: raffinato taj gibson   

13) Miami: Tyler Herro. guardia tiratrice, 19 anni, a farne una questione puramente estetica: la più bella shooting motion di questo draft. per gli amanti del potenziale difensivo, invece, notizie molto meno buone: 197/198 cm d’altezza (6’6”) dunque ideale per una two-guard ma una wingspan clamorosamente negativa a 6’3”…basta scegliere tra quella notevole meccanica di tiro e quella deficitaria mini-wingspan che herro si è ritrovato. possibile traiettoria: joe harris

14) Boston: Romeo Langford. swingman, 19 anni, 6’6” d’altezza con una clamorosa wingspan da 6’11”. reduce da una deludente stagione ad indiana. si è poi scoperto aver giocato per mesi con un problema alla mano. difficile capire quanto lo abbia davvero condizionato. notevole capacità di drenare falli dalle difese avversarie. tiro da ricostruire, si presume. potenziale da grande difensore ma voglia tutta da dimostrare. possibile traiettoria: cuginetto di evan turner