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Nugnes in disaccordo con Di Maio: il M5s non c’entra con Almirante

La senatrice Paola Nugnes rifiuta la visione trasversale espressa da Luigi Di Maio qualche giorno fa: il M5s come contenitore di idee di destra e sinistra, una casa in cui possano risiedere Berlinguer ed Almirante. Proprio sul secondo la Nugnes sembra avere idee piuttosto chiare.

“Nel mio Movimento non c’è posto per Almirante”. In una intervista rilasciata a LA STAMPA, poi ci si sofferma anche su altre questioni. Ricordiamo che la stessa senatrice si era espressa a favore dello Ius soli: testo che poi sarebbe stato migliorato una volta saliti al governo. Una vera e propria sfida al diktat imposto da Beppe Grillo. La stessa Nugnes, però, si difende definendosi una “grillina della prima ora”. Ecco alcuni stralci dell’intervista.

Partiamo proprio dalla “visione” sul vicepresidente della Camera. A domanda “pensa che Di Maio stia spostando il Movimento a destra”:

Io sono con Beppe dagli albori del blog, sono proprip quella che si definisce una grillina. C’è invece chi è arrivato da poco, da massimo 5 anni. Per me uno vale uno e Di Maio è  un portavoce che semplicemente sa stare meglio in Tv. Ma deve portare la voce di tutti. Ogni tanto, invece, quando scivola su posizioni più personali vuole dire che non ha portato la mia voce. Tra me e lui c’è una cosa in comune: siamo entrambi campani.

Sullo Ius soli e sul tentativo dello stesso Grillo di avvicinarsi a tematiche di destra, se non leghiste:

Io ricordo che Grillo diceva che eravamo come orfani ciechi che andavano presi per mano. Si riferiva ad un popolo di sinistra, il mio, che non si sentiva più rappresentato. Però mi trovo d’accordo quando dice che siamo “oltre”: oltre la destra e la sinistra. Ma lo intendo nelle istituzioni, non nel popolo. Questo oltre, però, non vuol dire che cediamo con facilità a posizioni di una certa oligarchia di destra, a ideologie fascisteggianti che sono quanto più lontano da me.

L’esatto opposto del “convivere” con certe figure storiche della destra del dopoguerra come Giorgio Almirante, come invece dichiarato dallo stesso Di Maio pochi giorni fa a “Porta a Porta”:

A proposito della citazione del vicepresidente della Camera e del sentirsi a proprio agio:

Chieda a Di Maio se lui si sente a suo agio in un Movimento dove ci sono anche io. Non chieda  a me se mi sento a mio agio in un Movimento dove c’è lui.

Il tutto dopo aver rivendicato la sua “natura” di comunista convinta. Una che è rimasta a quando “sul palco gridavamo tutti insieme con Grillo: “Berlinguer!, Berlinguer!”. Infine la battuta sullo Ius soli:

Sanno tutti come la penso: si doveva votare a favore. C’è stata però una assemblea e solo io e Roberto Cotti eravamo nettamente a favore della legge. Ci abbiamo provato. La democrazia però è fatta di numeri. E numericamente hanno prevalso gli altri. Ed io da brava comunista mi adeguo al partito.