«Con chi fare la futura coalizione possibile con il Rosatellum bis? Il centrosinistra è impossibile con Bersani e D’Alema, mi chiedo cosa ne pensi Giuliano Pisapia.»
Queste le parole di Matteo Orfini, presidente del Partito Democratico, in occasione del Festival dell’Unità di Roma. Il commento, aspro e critico, si riferisce alle future alleanze dell’ex premier Massimo D’Alema.
Questi, infatti, in un’intervista al Corriere della sera, avrebbe bocciato senza mezzi termini la nuova versione del Rosatellum, parsa ai suoi occhi “indecente ed aberrante”. Critiche anche contro Pier Luigi Bersani, per il quale la proposta di legge elettorale rappresenterebbe l’ennesimo pasticcio, l’ennesima “invenzione ad usum delphini”.
Per il presidente democratico, invece, sarebbero tutte scuse. Accusa il centrosinistra di mirare, in realtà, ad una nuova Rifondazione Comunista:
«Non c’è possibilità di simbolo e premier comune con la nuova versione del Rosatellum? Sono solo scuse, chi voleva fare il nuovo Ulivo sta facendo la nuova Rifondazione Comunista.»
Parole decise e concrete anche contro Angelino Alfano. Qualche giorno fa, infatti, il ministro degli Esteri avrebbe pubblicamente dato il suo sì alla proposta di legge del Rosatellum; ma, contemporaneamente, ha riaffermato una posizione di chiusura verso lo ius soli: sarebbe un errore voltarlo adesso, potrebbe diventare un favore alla lega.
«Non mi sembra che l’alleanza con lui e il suo partito sia all’ordine del giorno. Chiudere ad alleanze future senza il suo via libera allo ius soli? Dato che parliamo di diritti di cittadini, per loro rispetto non mischierei queste situazioni.» Ha tagliato corto Orfini.