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Pozzuoli, Flash Mob per “la morte della ricerca italiana”

Un flash mob per celebrare il funerale della ricerca italiana questa è la forma di protesta che hanno adottato oggi a Roma e in molte altre città italiane i ricercatori precari del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr).

I PrecariUnitiCnr protestano contro la precarietà e contro  i tagli ai fondi per la ricerca che non permettono la stabilizzazione del personale precario degli enti di ricerca.

Di seguito il comunicato dell‘Area di Ricerca Napoli 3 (Pozzuoli Na):

“Considerata l’imminente approvazione della “riforma Madia” da parte del governo, noi precari CNR di tutto il territorio nazionale, lavoratori a tempo determinato e atipici (assegnisti e Co.co.co.), indipendenti da colori, ruoli o inquadramenti, siamo preoccupati per il futuro che ci si prospetta e pertanto ci siamo uniti con un obiettivo unico: fare emergere la problematica di tutto il precariato nel mondo della ricerca pubblica e spingere verso una soluzione soddisfacente per tutti. Il decreto Madia, dopo tanti anni, offre la possibilità di iniziare un percorso di stabilizzazione della pubblica amministrazione. Tuttavia, nel caso del CNR, la sua reale applicazione non sembra attuabile rendendo vane le speranze dei precari degli enti pubblici di ricerca. Gli effetti positivi del processo di stabilizzazione potrebbero dimostrarsi insufficienti o addirittura nulli poiché i vertici dell’Ente hanno dimostrato finora, e continuano a dimostrare, una scarsa sensibilità nei confronti del SUO precariato. In questo modo sarebbero escluse a priori la maggior parte delle persone che per anni (tanti) hanno lavorato in nome e per conto dell’Ente con contratti dal rinnovo sempre incerto. L’apparente insufficiente disponibilità finanziaria resta il pretesto utilizzato dall’amministrazione centrale per una mancata stabilizzazione.”