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Raoul Bova: condanna di 1 anno e 6 mesi

Raoul Bova condannato ad 1 anno e 6 mesi di reclusione per frode fiscale.

L’esito arriva al termine di un processo che lo ha visto imputato per un reato fiscale. Stando alle notizie delle agenzie di stampa, la sentenza, emessa dal giudice monocratico del Tribunale di Roma, ha concesso all’attore romano la non menzione e la sospensione della pena. Secondo l’accusa, con artifizi ad hoc, l’attore, rinviato a giudizio nel 2015, ha evaso il fisco per circa 700 mila euro tra il 2005 e il 2011. Si va dalla simulazione della cessione di alcuni diritti sui film fino ad arrivare alla costruzione del diritto a ottenere sgravi fiscali,

Perché Raoul Bova è stato condannato

Il processo all’attore è figlio di un caso giudiziario iniziato nel 2013, con riferimento ad una “dichiarazione fraudolenta mediante artifici”. Tra il 2005 e il 2011 Bova avrebbe trasferito alcuni costi alla società che gestisce la sua immagine, la Sammarco Srl, tramite appunto artifici fiscali. Come? Simulando la cessione dei suoi diritti di immagine per un compenso annuale o ancora simulando l’esistenza di diritto a ottenere sgravi fiscali. Operazioni che gli avrebbero permesso di eludere il fisco pagando un’aliquota Iva inferiore a quella dovuta. Era stata proprio la Sammarco Srl a motivare le indagini del nucleo di polizia Tributaria della Finanza nel 2013: si tratta di una società il cui 20% faceva riferimento all’attore stesso e il restante 80% a sua sorella Tiziana. L’altra sorella, Patrizia, figurava come amministratore delegato.

Il sequestro dei beni nel 2013

Alla stessa vicenda è legato il sequestro di beni per il valore di 1,5 milioni di euro, avvenuta per opera del Fisco ai danni dell’attore. Al tempo Bova la definì come una forma di accanimento, spiegando alla stampa come si fosse trattato di un errore contabile per il quale stava già pagando le conseguenze:

“Con l’ausilio dei miei consulenti, ho deciso di definire immediatamente un accordo in base al quale sto da tempo pagando quanto è poi risultato da me dovuto a seguito delle verifiche. Ma il debito fiscale è di gran lunga inferiore al valore del sequestro.”