Revenge porn su Telegram: foto di minorenni in cambio di soldi
Sul servizio di messaggistica istantanea alternativo a Whatsapp sono stati trovati e chiusi numerosi canali contenenti foto di minorenni
Revenge porn su Telegram. Scoperti diversi canali sull’app di messaggistica istantanea contenenti numerosi video e foto di ragazze minorenni.
Revenge porn su Telegram, foto di minorenni in vendita
“Quattro video in cambio di 30 euro”, “Sexchat con 5 foto e 3 video in cambio di 25 euro”. Queste sono alcune delle richieste trovate all’interno di alcuni canali Telegram dediti alla diffusione di video e foto hot di ragazze minorenni. L’app di messaggistica istantanea alternativa a Whatsapp è sempre di più terreno fertile di canali e community hot dove diversi utenti sono pronti in cambio di denaro ad avere foto e video di ragazzine, molto spesso minorenni.
Ragazzine che spesso vendono il loro corpo per pochissimi euro, o addirittura chiedendo in cambio buoni amazon. Inserendo pochissime e semplici parole chiavi – scambio foto, esibizioniste – spesso su Telegram si trovano questi canali in queste minorenni adescano i clienti con frati e scatti piccanti. Trattativa che avviene in privato e che spesso, come si legge su Cronache di Napoli – vede le ragazze presentare dei veri e propri listini: per 15 scatti hot bastano solo dieci euro, oppure per pochi filmati ci vogliono venti euro.
Per chi vuole qualcosa di più, c’è la Sexchat. Qui l’utente chiede alla ragazza di fare o avere determinati comportamenti. A questa spesso, per spillare qualcosa di più dalle tasche del cliente, seguono anche l’invio di foto e video. Spogliarello in videochiamata per chi sceglie la sex cam. Venti euro per mezz’ora di chiamata, o quaranta per un’ora intera. Un vero e proprio mercato all’oscuro dei propri genitori che vede le ragazze essere spesso abili venditrici.
Pedopornografia e foto hot su Telegram, anche immagini di bambini e bambine online
Non solo sexchat su Telegram. Infatti, sempre di più sull’app spuntano come funghi decine di canali al giorno tra Napoli e provincia. In questi canali, oltre ad accordarsi tra uomini e donne, ci sono anche piccole chat in cui avvengono casi di pedopornografia e revenge porn.
Nel primo caso, persone di ogni età scambiano foto di bambini e bambine in tenerissima età nude. Mentre nell’altro caso c’è chi decide di cedere foto del proprio o ex partner in atteggiamenti intimi. Proprio un gesto come questo nel 2016 porto Tiziana Cantone al suicidio. Un revenge porn fatale dal quale pare che molti ancora non hanno imparato la lezione.