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“Roma affoga nei rifiuti per non disturbare Di Maio”

L’emergenza rifiuti con i cassonetti della Capitale stracolmi fa venire i brividi, da nord a sud non c’è distinzione. I 5 stelle sommersi dalle foto dei cittadini inferociti.

Dalla borgata Ottavia, dove abita la sindaca Virginia Raggi, fino a Acilia, attraversando i Parioli, si fa sentire l’emergenza rifiuti della Capitale.Le montagne di immondizia sembrano spostarsi giorno dopo giorno, da un quartiere all’altro, di nascosto. Dai primi di dicembre la città, che produce circa 4.600 tonnellate di rifiuti giornalieri, sta rischiando di essere inondata.

Gli impianti di trattamento locali sono strapieni, l’accordo con l’Austria (che ne bruciava 70 mila tonnellate l’anno facendosele pagare e producendo pure elettricità) si è concluso circa due mesi fa. In aggiunta, molti camion dell’Azienda municipale ambiente (Ama) utilizzati per la raccolta sono fermi nelle officine per guasti, così i farmaci scaduti riconsegnati dai cittadini non vengono raccolti in molte farmacie. Quindi, circa 500 tonnellate al giorno, per i sindacati, non vengono smaltite.

Pinuccia Montanari, assessore capitolino all’Ambiente, ha annunciato che

«A Roma il sistema di raccolta ha tenuto, pur di fronte all’impennata di produzione dei rifiuti a Natale»

Di risposta, sui social network è scoppiata una enorme polemica. I 5 Stelle sono stati assillati dalle decine di foto scattate dai cittadini arrabbiati per le condizioni in cui si trovano da settimane.Difatti, la zona Nord della città ieri era in emergenza. Lo scenario non cambia in altre periferie.

Intanto dal Campidoglio è stato deciso di non portare 15 mila tonnellate di spazzatura negli impianti di smaltimento dell’Emilia Romagna perché costerebbe troppo, oltre 180 euro a tonnellata:

«Abbiamo attivato tutte le azioni necessarie a mantenere in sicurezza la città, a partire dall’accordo con diverse regioni (Abruzzo e Toscana) — spiega Montanari.L’Emilia Romagna è stata una misura cautelativa».

Al contempo, oggi il presidente dell’Abruzzo, Luciano D’Alfonso, parteciperà a un vertice per valutare la questione del trasferimento dei rifiuti capitolini.  Mentre la presidente del Pd Lazio, Lorenza Bonaccorsi, attacca:

«Roma affoga nei rifiuti per non disturbare la campagna elettorale di Di Maio. Ogni territorio deve assumersi le proprie responsabilità e prendere le decisioni».

Alla polemica i pentastellati replicano:

«Il Pd fa campagna elettorale sulla pelle dei romani. La città ha oltre 60 mila cassonetti per strada e per uno che straborda ce ne sono dieci puliti. Ma in tv va sempre quello pieno».