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Roma- alla giunta Raggi non piace la cultura: dimentica il bando per i fondi alle biblioteche

Qualche intoppo per la giunta romana sul fronte cultura:Il Sistema delle Biblioteche e Centri Culturali di Roma ha fatto pervenire la sua richiesta di accreditamento soltanto l’11 maggio.

Dopo gli asili nido e la videosorveglianza, tocca adesso alle biblioteche. Altro intoppo per la giunta presieduta da Virginia Raggi: il Comune di Roma ha dimenticato di partecipare a un bando per fondi alle biblioteche indetto dalla Regione Lazio.

Il bando, pubblicato il 14 marzo scorso, è scaduto il 28 aprile. Il Sistema delle Biblioteche e Centri Culturali di Roma ha fatto pervenire la sua richiesta di accreditamento soltanto l’11 maggio, quasi due settimane dopo la scadenza. La  vicenda viene riportata da Giovanni Vitale nell’edizione odierna di Repubblica Roma.  Si racconta che in questi giorni alla Regione stanno procedendo con l’accreditamento delle biblioteche comunali nell’albo dell’Organizzazione bibliotecaria regionale (Obr) e si sono accorti che il Campidoglio ha presentato fuori tempo massimo la domanda necessaria per accedere ai fondi regionali che verranno destinati dalla giunta Zingaretti al servizio culturale, con apposita posta in bilancio. Questo significa che  quando i fondi verranno distribuiti a tutti i comuni del Lazio, Roma verrà esclusa. E i soldi, almeno per quest’anno, andranno persi.

Non è finita qui: già in precedenza le biblioteche di Roma hanno subito una sorte analoga.  Nel 2016 l’ente partecipò a un bando regionale con un progetto che venne riconosciuto meritevole con un finanziamento di circa  200mila euro dalla Regione Lazio. Soldi che, però, non sono vai arrivati. Vincezo Vastola, allora direttore ad intermi delle Biblioteche, si avvide di alcune irregolarità del procedimento a suo parere “configurabili come vizi di legittimità”. Secondo quanto riporta sempre lo stesso giornale:

Chi nei mesi precedenti si era occupato dell’istruttoria aveva infatti selezionato i partner privati del progetto senza pubblicare né bandi né avvisi, attingendo in modo discrezionale dal nuovo registro delle associazioni culturali.

Così violando:

formalmente e sostanzialmente quei principi di imparzialità, parità di trattamento e trasparenza che informano il comportamento delle pubbliche amministrazioni
 Il vicesindaco, Luca Bergamo se la prende con i dipendenti capitolini:
 Ho chiesto una relazione agli uffici perché questa è un’attività ordinaria degli uffici e non passa per un atto dell’organo politico. Quando avrò la relazione saprò cosa è successo

Alle Biblioteche di Roma,  il Comune ha rinnovato il consiglio di amministrazione nel febbraio scorso.