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Rosatellum: il regalo del Partito Democratico alle destre

La fiducia sulla legge elettorale esautora il Parlamento.

La Legge Elettorale detta Rosatellum dal nome del deputato PD Ettore Rosato, dopo il primo step alla Camera che ha visto 307 voti favorevoli e 90 contrari, supera anche il secondo step con 308 voti a favore e 81 contro. Altri due step separano il superamento alla Camera della Legge che passerà al vaglio del Senato, dopodiché il vaglio definitivo toccherà alla Camera con successiva approvazione da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Ciò che più fa discutere di questa Legge Elettorale che ha acceso le proteste delle opposizioni, oltre il merito della legge che prevede un sistema elettorale misto composto per 2/3 dal sistema proporzionale e per 1/3 dal maggioritario caratterizzati rispettivamente da collegi plurinominali ed uninominali con listini bloccati ed evidenti vizi di incostituzionalità come sottolineato dal Presidente emerito della Corte Costituzionale Gustavo Zagrebelski, è il metodo con cui è stata approvata a suscitare aspre polemiche, ossia attraverso la fiducia parlamentare.

Scheda tecnica sul funzionamento del Rosatellum.

Diversamente da quanto affermato da parte dell’opposizione, tuttavia, non si tratta di un colpo di stato, bensì di un vero e proprio colpo di mano  contro la democrazia così come evidenziato da Ezio Mauro nel suo editoriale comparso su Repubblicadi questa vicenda non solo pesano i precedenti storici, basti ricordare la Legge Acerbo che nel 1923 garantì a Mussolini la maggioranza parlamentare o la Legge Truffa del 1953 voluta dalla Democrazia Cristiana o il più recente Italicum voluto dal Governo Renzi e bocciato dalla Corte Costituzionale, ma davanti agli occhi abbiamo la fotografia di un Parlamento esautorato dei propri poteri e succube dell’Esecutivo.

Assegnazione dei seggi alla Camera e al Senato con il Rosatellum.

Si tratta di un vero e proprio cortocircuito democratico che evidenzia l’impotenza e l’incapacità dell’attuale sistema politico italiano di rinnovarsi di fronte alle sfide della democrazia; e se da un lato i cittadini chiedono di contare di più nelle scelte politiche del Paese, dall’altro le forze al potere tentano di conservarsi in ogni modo. Queste contraddizioni si consumano inevitabilmente all’interno del PD che con questa legge elettorale regalerà il Paese in mano alle destre: non è un caso che il Rosatellum sia passato con i voti favorevoli di Forza Italia e Lega Nord che, alla luce degli ultimi sondaggi, annusano una concreta possibilità di vittoria alle prossime elezioni.

Percentuali e ripartizioni dei seggi con il Rosatellum.

Ancora una volta si è persa l’occasione per restituire potere e dignità agli strumenti democratici, gli unici in grado di rappresentare realmente le esigenze e la volontà popolare: ciò di cui abbiamo bisogno non è l’ennesima legge elettorale confusa e pasticciata, insidiata da vizi di incostituzionalità e che creerà l’ennesimo Parlamento di nominati, ma di una legge chiara e semplice capace di restituire quel potere decisionale che risiede in seno al popolo così come sancito dalla Costituzione.