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Rosatellum, Renzi apre a MDP: I nostri avversari non sono i fuoriusciti, via libera al tagliando antifrode

Accolto l'emendamento salvaMDP: non dovranno raccogliere firme

Tema centrale nella rubrica politica di questi giorni è il Rosatellum 2.0,

la nuova legge elettorale che martedì approderà a Montecitorio.

Sia nel centro destra che nel centro sinistra, si sta lavorando alla creazione di coalizioni compatte e, mentre Matteo Salvini cerca accordi con l’ex Premier Silvio Berlusconi, Il Segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi, durante la sua relazione, chiarisce che gli avversari del PD non sono coloro che hanno lasciato il partito.

Il Rosatellum chiama alla creazione di una coalizione –dice il Segretario– e noi dobbiamo creare una coalizione ampia dove il Partito Democratico svolge la funzione di baricentro. I nostri avversari non sono quelli che sono andati via dal partito.

Un chiaro segnale di apertura da parte dell’ex Premier verso i soggetti che si trovano a sinistra del Partito Democratico, in particolare verso i bersaniani che in queste ore stanno alzando barricate contro il  Rosatellum. La nuova legge elettorale approderà martedì a Palazzo Montecitorio. Intanto Emanuele Fiano, relatore del PD, ha accolto un emendamento presentato da Alfredo D’Attorre(MDP) –ribattezzato emendamento salva MDP– secondo cui i partiti nati prima del 15 aprile 2017 saranno esenti dalla raccolta firme. Via libera anche all’aumento dei collegi uninominali -che per il Senato da 102 diventano 109- e al tagliando antifrode. Le schede elettorali saranno munite di un tagliando rimovibile con un numero progressivo che sarà annotato prima che l’elettore entri in cabina per votare.

Con questo sistema –spiega Emanuele Fiano– si potrà evitare lo scambio con frode di scede prestampate.

Nelle prossime ore inoltre, in Commissione Affari Costituzionali,  si discuterà anche dell’emendamento presentato dal  pentastellato Danilo Toninelli  che mira ad introdurre -nella legge elettorale- l’incandidabilità di chi, in base alle leggi vigenti, non possa essere candidato o parlamentare. Una norma ribattezzata  Anti-Berlusconi considerato che il Cavaliere, in base alla legge Severino, attualmente risulta  incandidabile.