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Salvini:”Rischio 30 anni? Mi pagano per difendere i confini. Arrestatemi”

Il Ministro degli Interni, Matteo Salvini, ha ormai avviato lo scontro con i pm che hanno avviato l‘indagine a suo carico a seguito della vicenda della nave Diciotti.

Il Vicepresidente del Consiglio, in attesa dell’esito delle indagini per sequestro di persona, abuso d’ufficio e arresto illegale aperte a suo carico dalla Procura di Agrigento, reati a cui si sono aggiunti il sequestro di persona a scopo di coazione e omissione di atti di ufficio, ha lanciato un messaggio ai pm:

“Non vedo l’ora di essere interrogato e sarò il primo indagato pronto ad ammettere tutte le sue colpe. E se mi chiederanno, “ma lei ha tenuto i migranti sulla barca perche’ voleva che l’Europa alzasse il sedere?”, risponderò: sì e lo rifarei domattina, lo rifarei ancora una volta se arriverá un altro barcone”.

Su Facebook, il Ministro dell’Interno ha poi commentato:

“Rischio 30 anni di galera per avere difeso il diritto alla sicurezza degli Italiani? Sorrido, lavoro ancora di più e tiro dritto”. 

Nel tentativo di fare un complimento magistrati antimafia “che lavorano nel silenzio“, Salvini ha poi tirato una stoccata a “quei magistrati che vanno in tv a fare i fenomeni“.

Il leader del Carroccio non si è poi lasciato scappare l’occasione di rispondere al Presidente francese, Emmanuel Macron, che, in merito all’incontro tra il Salvini e Viktor  Orbán tenutosi l’altro ieri, ha definito i due leader demagoghi, populisti e nazionalisti.

Salvini, in piena polemica con il Presidente Macron, attraverso un’intervista a Corriere TV”, ha quindi replicato:

“Macron dovrebbe occuparsi dei francesi. Per me la polemica è chiusa, se poi lui tutti i giorni vuole andare avanti a insultarmi gli consiglio di essere più umano ai suoi confini con l’Italia”. 

Inoltre, il ministro dell’Interno ha aggiunto:

“La vediamo in maniera diversa su immigrazione, finanza, banche, Libia, non credo che guadagni consenso attaccando Salvini”.