Si conclude nel dissenso rumoroso della platea del teatro Ariston la sessantanovesima edizione del festival di Sanremo con la vittoria di Mahmood , secondo Ultimo e terzo posto per Il Volo
Alessandro Mahmood nasce a Milano nel 1992 da madre italiana e padre egiziano. Oltre a cantare, scrive e compone anche le sue canzoni.
Vincitrice morale, acclamata a gran voce dagli astanti , Loredana Bertè che fin dalla prima serata ha convinto pubblico e critica grazie alla sua rinnovata energia.
Ultima serata senza grosse emozioni, in linea con le precedenti. Si esibiscono per la quarta volta i ventiquattro artisti in gara, intervallati dalle solite gag di sapore d’inizio secolo, noiose quanto delicate e benintenzionate, totalmente fuori contesto (un enigma).
Nota di merito a Virginia Raffale per il medley di imitazioni di voci femminili a lei care, finalmente la performer fa il suo mestiere, lo fa bene e raccoglie consensi in sala ed a casa.
Ospiti della serata Eros Ramazzotti, a 25 anni dal suo debutto a Sanremo, dove vinse nel 1984 tra i giovani con “Terra Promessa”, e Luis Fonsi, che duetta con lui sul palco.
A 18 anni dalla sua vittoria nel 2001, torna a Sanremo anche Elisa che, in qualità di super ospite, dopo aver cantato la sua “Anche Fragile” duetta (manco a dirlo) con il ‘dirottatore’ artistico Claudio Baglioni.
Cantano “Vedrai Vedrai”, un’insolita versione dai toni melensi, ampollosi che ricorda vagamente i duetti alla Celine Dion e Michael bublè negli special natalizi all’americana.
Problemi per Arisa nell’esecuzione di “Mi sento bene”, a causa della febbre a 39 e relativo mal di gola, c’è un momento preciso in cui la cantante si ferma e sembra non farcela , ma poi con coraggio arriva fino alla fine, visibilmente sofferente.
All’ultimo e meritatissimo posto si piazzano Nino D’Angelo e Livio Cori con “Un’altra luce”. Il brano che hanno presentato non ha mai convinto, una struttura armonica ingarbugliata e confusa che non ha mai convinto nessuno ed un testo che faceva fatica ad esser compreso.
Meritavano di più sicuramente Motta e Zen Circus che si posizionano rispettivamente al quattordicesimo e diciassettesimo posto.
Incetta di premi per Daniele Silvestri e Simone Cristicchi, che si dividono i 5 premi attribuiti dalle giurie di qualità.
Il premio per il miglior testo attribuito dalla Giuria d’Onore va a Daniele Silvestri con” Argento Vivo”
Migliore Composizione Musicale assegnato dai Maestri dell’Orchestra va a Simone Cristicchi con “Abbi cura di me”
Sergio Endrigo per la Migliore Interpretazione votato dalle due sale stampa va a Simone Cristicchi con “Abbi cura di me”
Premio della Critica Mia Martini dalla Sala Stampa Roof Ariston va a Daniele Silvestri con “Argento Vivo”
Premio Critica della Sala Stampa Lucio Dalla al Palafiori va a Daniele Silvestri con “Argento vivo”
Premio TIM Music (brano più ascoltato in streaming sulla piattaforma) va a Ultimo con “I tuoi particolari”
Accolgo con sollievo per l’ultima volta la sigla dell’eurovisione che anche quest’anno mi rammenta che è finita. All’anno prossimo.