Sant’Antimo, decisione shock del Tar: “bisogna ricontare le schede elettorali”
Sarà necessario ricontare le schede elettorali. Questa la decisione del Tar. Accolto ricorso di Chiarello sconfitto al ballottaggio da Russo. Sotto la lente 17 sezioni su 30. Ecco la situazione.
Il controllo riguarderà le schede di 17 delle 30 sezioni in cui gli elettori hanno espresso le proprie preferenze al primo turno della tornata elettorale lo scorso 11 giugno. L’ordinanza è stata pubblicata ieri dal Tar. Stabilito il riconteggio delle schede elettorali relative alle elezioni amministrative di giugno 2017.Il ricorso presentato dagli avvocati Severino Nappi ed Antonio Sasso era stato inoltrato all’indomani delle elezioni. In seguito a presunti brogli che erano stati rilevati nelle sezioni che saranno oggetto del riconteggio. Tra le motivazioni, le incongruenze che sarebbero state rilevate rispetto al numero delle schede consegnate dopo le operazioni di voto all’ufficio elettorale. In alcuni seggi sarebbe risultato un numero di schede riconsegnate inferiori rispetto a quelle indicate all’inizio delle operazioni. In altri i verbali sarebbero incompleti e non sarebbe desumibile il rapporto tra le schede vidimate, quelle utilizzate per il voto e le non utilizzate.
Per verificare se vi siano state omissioni nell’attribuzione dei voti alle 7 liste che sostenevano il candidato a sindaco per il centrodestra, Corrado Chiariello. Lo stesso andò in ballottaggio con l’attuale sindaco Aurelio Russo. Il quale risultò vincitore con un distacco di oltre 2600 preferenze. Il primo turno aveva registrato l’assegnazione di 13 consiglieri alle liste che sostenevano Russo e 7 seggi alle liste che sostenevano Chiariello. Nel ricorso è possibile leggere che la determinazione della cifra elettorale relativa al gruppo di liste che hanno sostenuto il candidato Chiariello è “avvenuta in maniera illegittima, in quanto le operazioni di spoglio delle schede all’esito del primo turno sono inficiate da numerosi profili di illegittimità, compresa la mancata assegnazione di voti al predetto gruppo di liste”.
Ora un eventuale risultato favorevole ai ricorrenti metterebbe in discussione il ruolo dello stesso sindaco. In sostanza Russo non avrebbe più la maggioranza e rischierebbe la poltrona. Una tegola che arriva nello stesso giorno del divorzio dalla maggioranza di due consiglieri della lista “Cittadini per Sant’Antimo”, Innocenzo Treviglio e Ferdinando Pedata. il motivo è la revoca delle deleghe a un loro rappresentante in giunta. Intanto lo stesso sindaco così replica:
UNA BRUTTA CAMPAGNA ELETTORALE
Ho revocato la delega all’Assessore Francesco Esempio, rappresentante in Giunta della lista Cittadini per Sant’Antimo.
Una decisione difficile. Anche complicata; ma inevitabile, visti gli atteggiamenti che da qualche tempo, quei consiglieri avevano avuto nei confronti della maggioranza uscita dalle elezioni.
Tutto è precipitato dopo il Consiglio Comunale del 2 gennaio, durante il quale, i due consiglieri Treviglio e Pedata avevano abbandonato l’aula, dopo la mia richiesta di VERIFICA DELLA MAGGIORANZA.
Chi mi conosce sa che sono un moderato, per cui (anche dopo quel clamoroso gesto) ho convocato da me i diretti interessati, verificando la loro disponibilità a fare ammenda e rilanciare l’azione e la partecipazione all’amministrazione comunale.
Non c’è stato verso.
Motivazioni incomprensibili, ELETTORALI; come se mai, sei mesi fa, avessimo combattuto e vinto insieme una difficile battaglia.Sono usciti, sbattendo la porta.
E cercando di fare il maggior rumore possibile, viste le assurde dichiarazioni rilasciate alla stampa.
Meglio avrebbero fatto a starsene zitti, letti i toni ed i contenuti farneticanti di quelle affermazioni, contro le quali farò i miei passi, QUERELANDOLI, per tutelare il buon nome mio, della mia famiglia e della mia Amministrazione.
Se questo è l’inizio della campagna elettorale per la camera ed il senato, (alla luce dei nomi che si fanno tra i candidati) e viste le importanti decisioni assunte dalla mia Giunta per abbattere certi muri di privilegi e di omertà, sarà di certo una BRUTTA CAMPAGNA ELETTORALE.
Sul riconteggio si dice fiducioso di un esito a favore della maggioranza.