Satira o Sadismo? Le inquietanti vignette del Fatto su Renzi
Il Fatto quotidiano ci ricasca: Dopo la vignetta del 28 Giugno di Riccardo Mannelli raffigurante l’ex premier in una bara, questa mattina ricompare di nuovo sulle pagine del Fatto Quotidiano una vignetta molto simile, con la medesima firma, in occasione delle “prove esplosive” pubblicate dal NY Times che coinvolgerebbero Matteo Renzi nel caso Giulio Regeni.
Già quel 28 giugno esplose l’indignazione tra le fila del PD, prima tra tutte Debora Serrachiani, che commentò con testuali parole:“Mi fa schifo politicamente e umanamente: una bara con dentro Matteo Renzi, di poteva evitare? Secondo me si”.
Ed effettivamente si poteva evitare già alla prima, figurarsi la seconda, volta in cui il giornale di Marco Travaglio, con sprezzante cinismo, cerca di giocare con quella morte che ancora ci addolora, rappresentando sadicamente Matteo Renzi senza vita, con la macabra dicitura : “morto che non parla del morto che parla”.
Sbagliare è sicuramente umano, ma perseverare con così tanta freddezza ridicolizzando la vita e la morte va ben oltre il confine della satira, sfociando in vero e proprio sadismo.

