Oramai siamo ad un passo da un conflitto mondiale che potrebbe vedere fronteggiarsi le due superpotenze USA e Russia. Stanotte infatti sono cominciati i bombardamenti da parte di Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia contro obiettivi del governo di Bashar Assad nell’area di Damasco e Homs.
“Distruggere le capacita’ del regime siriano di utilizzare armi chimiche”
Questa la motivazione addotta da Donald Trump quando, pochi minuti dopo le tre ora di Damasco, la tv nazionale e giornalisti accreditati in Siria hanno confermato che gli attacchi erano in corso e che alcune esplosioni si erano sentite anche nei dintorni della capitale.
Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna avrebbero utilizzato soprattutto missili da crociera, lanciati da unità navali oppure da sommergili. Secondo Washington, a essere colpiti sarebbero stati un centro di ricerca, un sito di stoccaggio per armi chimiche a Homs e un posto di comando.
Il governo francese ha mostrato sui suoi account Twitter aerei Rafale in decollo, mentre quattro Tornado britannici partiti sembrerebbe dalla base cipriota di Akrotiri hanno condotto l’operazione contro una installazione vicino Homs.
Intanto la Russia non ha alcuna intenzione di stare a guardare. Secondo l’ambasciatore russo presso le Nazioni Unite, Anatolij Antonov:
“gli attacchi avranno conseguenze. Insultare il presidente della Russia è inaccettabile e inammissibile. Gli Stati Uniti – il possessore del più grande arsenale di armi chimiche – non hanno diritto morale di incolpare altri paesi.”