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Smascherati creatori di Bufale sul Web: Ecco come e quanto guadagnano

Il cacciatore di bufale David Puente ha smascherato l’account di “Lara Pedroni”, che condivideva su Facebook dei post che riportavano frasi di politici, mai dette. Ecco quanto si guadagna con le bufale online.

Creava bufale sul web, il profilo Facebook di Lara Pedroni: è stato smascherato. Fake news studiate per scatenare l’ira del web, come quella secondo cui Roberto Saviano avrebbe detto durante un’intervista a “Che tempo che fa”:

“Sinceramente preferisco salvare i rifugiati e i miei fratelli clandestini, che aiutare qualche terremotato italiano piagnucolone e viziato”.

Oppure quella sulla Boldrini, che avrebbe definito gli italiani

“capaci solo di lamentarsi”.

O ancora Matteo Renzi, che avrebbe dichiarato:

“gli italiani dovrebbe essere orgogliosi di ospitare i richiedenti asilo perché sono persone migliori di loro”.

Tutte frasi che non sono mai state pronunciate, come ha appurato il “cacciatore di bufale” David Puente che ha dichiarato a Le Iene:

“Dietro a questa operazione è inimmaginabile ci sia un adolescente o un anziano inesperto. È tutto troppo studiato e calcolato per raggiungere un risultato, che è arrivato, dato quante condivisioni sono state raccolte”.

Puente ipotizza che dietro al profilo di “Lara Pedroni” ci sia la presenza di un creatore di bufale “professionista”. Il profilo è stato chiuso e reso inaccessibile.

Quella di “creatore di bufale” è per molti, diventata una vera e propria professione. Matteo Viviani de Le Iene  e un ragazzo di 23 anni, Mattia, ex creatore di bufale, ne hanno inventato e lanciata una sul conto di Viviani stesso, per capire come nascono e si diffondono.

“Viviani ruba da un albergo di lusso”.

Ecco la falsa notizia “acchiappa click” e alcuni, indignati, ci hanno creduto.

Ma dove sta il guadagno? Questo ragazzo, Mattia, ha spiegato ai microfoni de Le Iene:

“Sul sito dove pubblichi la notizia falsa ci sono le pubblicità. I clic o le visualizzazioni portano soldi. Più clic fai, più guadagni. Per esempio, una bufala letta da 500 mila persone può portare 1.000, 1500 euro in un paio di giorni”.

Clicca su questo link per guardare il servizio di Matteo Viviani sulle bufale online.