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Stop ai voltagabbana. Il Senato vota. Ecco i 3 punti principali

Il disegno è di Andy Ventura

Sembra che nel Senato aleggi aria di cambiamento. Importante novità verranno apportate e la prima di queste riguarderà i cambi di casacca

Sembra che si sia giunti finalmente ad una svolta: a Palazzo Madama arriva la riforma del regolamento che metterà un freno alle cattive abitudini dei cambi di casacca da un gruppo all’altro. Tra i punti più importanti, abbiamo:

  1. la restrizione dei tempi per le manovre ostruzionistiche;
  2. la conversione alla permanenza dell’XIII commissione per gli Affari europei;
  3. la valutazione dell’astensione per quello che è (ora vale come voto contrario).

Questi sono solo alcuni dei punti complessivi dell’intera bozza. Ma la novità più rilevante in assoluto, riguarda i cambi di casacca. Secondo quanto approvato dal testo dalla Giunta (all’unanimità), i gruppi parlamentari dovranno essere solamente quelli cristallizzati al momento delle elezioni.

In aggiunta, il senatore che lascerà necessariamente allontanarsi dal suo partito potrà o andare nel Misto oppure traslocare in un gruppo che già esistente. In entrambi i casi, esso perderà i gradi di vicepresidente e di segretario d’aula.

Nuovi gruppi in corso di legislatura possono essere costituiti solo risultanti dall’unione di gruppi già costituiti”

Ciò implica che non ci saranno più migrazioni verso entità tipo Ala, Gal, Riscossa Italia, Idea, etc che in questi anni hanno preso corpo con simboli assenti dalle schede elettorali.  

Infine, ha dichiarato Luigi Zanda, per giustificare la ragione politica dell’unanimità raggiunta:

Nessuno sa chi vincerà le prossime elezioni, per cui tutti hanno un interesse a far funzionare bene il Senato” 

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