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Strage via D’Amelio, Don Ciotti, “unico modo per ricordarli è la ricerca della verità”

“C’è solo un modo per ricordarli senza offenderli: fare della ricerca di verità la nostra etica, la nostra responsabilità e il nostro impegno” Lo ha dichiarato don Luigi Ciotti, presidente Libera e Gruppo Abele, nel 28esimo anniversario della strage di via D’Amelio.

 

“Smettiamola allora di commemorare Paolo Borsellino e tutti gli altri perché ce lo chiede il calendario. Smettiamo di fare della memoria celebrativa un alibi per fare poco o nulla negli altri giorni dell’anno”

 

“E’ quello che già molti fanno nel nostro Paese, molti che devono essere ancora di più se vogliamo cambiare il corso della nostra storia. Solo cercando la verità troveremo la giustizia e daremo un futuro ai nostri giovani, che il bisogno di verità ce l’hanno nel sangue – ammonisce – Solo cercando la verità avremo sempre accanto Paolo e tutti gli altri, vittime del potere ma presenze sempre vive in chi combatte il potere e la menzogna per costruire verità e giustizia”.

 

“Troppo facile, avrebbe pensato Paolo Borsellino, e con lui la sorella Rita, che tanto ha dato a Libera. Troppo facile, pensano anche i cari familiari di Paolo. Troppo facile, avrebbero pensato Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina. E con loro tutte le vittime innocenti delle mafie. Troppo facile una memoria solo commemorativa, una memoria che non è memoria viva, generativa di verità e giustizia. Sì, perché il nostro è un Paese che nega il diritto alla verità”.