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“Tracollo PD, Vola il centrodestra” ma i sondaggi erano falsi

Una storia che racconta di quanto la comunicazione sia diventata oramai fondamentale soprattutto nel momento elettorale. Insieme alla stessa, diversi sono gli strumenti capaci di condizionare l’opinione pubblica, tra questi i sondaggi hanno di certo un posto predominante.

Quindi, va da sé che, quando gli stessi sono viziati, rischiano di viziare anche le stesse elezioni. Per questa ragione sono sottoposti ad un controllo particolare e devono rispondere a particolari criteri. Criteri che prima La Verità e poi il Tempo, non sembrerebbero aver rispettato. A farlo presente è Matteo Orfini, presidente del Pd:

“Ve li ricordate i sondaggi? Quelli pubblicati per settimane sui giornali di destra? Tracollo Pd! Vola il centrodestra! E giù commenti e analisi basate su quei dati. Li ricordate immagino, perché vi avranno preoccupato. Rilassatevi, erano falsi: non sbagliati, proprio falsi. Oggi per la seconda volta un quotidiano deve pubblicare una smentita imbarazzata dopo l’inchiesta dell’Agcom: ‘Ribadiamo che il presunto sondaggio di cui alle pagg. 2 e 3 veniva erroneamente attribuito alla società Ghial Media srl Euromedia Research, che nulla ha a che vedere con la predetta societa’, che tanto meno trattasi di sondaggio, e che detta pubblicazione non ha rispettato il dettato di cui all’art. 8 della legge 28/2000′, si legge nella rettifica del giornale. Insomma, falsa la società, falso il sondaggio, falso tutto”.

Orfini è candidato alla Camera nel collegio uninominale di Torre Angela, Roma (Lazio 1 – 05), per questo -molto probabilmente – presta maggiore attenzione al tema:

“Era già successo a La Verità’ (complimenti per la scelta del nome, eh!). Oggi tocca a Il Tempo. Ve lo segnalo perché siamo in un Paese in cui a quanto pare vale tutto. Anche inventarsi sondaggi per provare a far passare l’idea di aver gia’ vinto le elezioni e poi passarli ai giornali amici. E chiamare tutto questo politica (o giornalismo)”, aggiunge Orfini. “D’altronde nulla di nuovo: il primo a lucrare sui sondaggi falsi e le profezie che si autoavverano fu nel 1994 proprio l’attuale incandidabile leader – sempre lo stesso – della destra. Seguito a ruota, in questo imbroglio comunicativo, dal movimento privato di Casaleggio, con Grillo che da anni e non a caso sul suo blog chiede la chiusura dell’Agcom. Ma, purtroppo per loro, e fortunatamente per il Paese, a questo gioco delle tre carte gli italiani non abboccano più. Facciamo cosi’: destre e populisti pensassero a vincere i sondaggi, noi pensiamo a vincere le elezioni”