Segnala a Zazoom - Blog Directory

VIDEO| Sequestrato e censurato il video dello stupro. La Meloni non si scusa

In merito al video dello stupro di Piacenza sono stati notificati gli atti di sequestro ai media ed è stata chiesta la rimozione delle immagini su web e social network. Inoltre è stato aperto un fascicolo a carico di ignoti per “diffusione illecita”.

Ha fatto molto discutere il mondo politico l’episodio di cronaca riguardante uno stupro avvenuto in mattinata a Piacenza. L’evento è stato infatti ripreso e le immagini anche se censurate parzialmente sono finite sui social network e su alcuni quotidiani.

Sentita dagli inquirenti la vittima della violenza sessuale avrebbe riferito anche di essere disperata per il fatto di essere stata riconosciuta da qualcuno nel video dell’aggressione. Facebook, Instagram e Twitter, intanto, hanno rimosso il video diffuso online perché viola le loro regole.

Anche Giorgia Meloni ha deciso di riportare l’episodio sui suoi social subendo gli attacchi del mondo politico e non solo. La leader di Fratelli d’Italia ha deciso però di non scusarsi e dopo aver ribadito che la propria intenzione era quella di

“dimostrare solidarietà alla vittima, condannare l’aguzzino e chiedere giustizia”

ha spiegato:

“ho pubblicato il video perché non si vedeva niente, video pubblicato da una serie di testate, per aiutare ad accendere i riflettori sulla vicenda: sta per partire l’indagine, anzi è già partita come se il video l’avessi girato o fossi la prima a pubblicarlo. Io ho commentato un video già pubblicato, perché qualcuno non ci spiega come è uscito”

Ma chi l’ha girato?

A riprendere la scena è stato un signore che affacciato al balcone si è accorto che qualcosa non andava, ha chiamato il 112 e ripreso ciò che stava accadendo. Come le immagini siano finite in rete resta ancora un mistero su cui si indaga.

 

Gli attacchi del mondo politico 

Molteplici sono stati gli attacchi a Giorgia Meloni. Tra i primi ad intervenire sulla vicenda il Segretario del PD Enrico Letta che in un post su Twitter ha scritto:

“Non è possibile che così in basso arrivi la campagna elettorale di una grande democrazia, di uno dei paesi più importanti del mondo. Noi non ci faremo trascinare laggiù”.

Dello stesso avviso Giuseppe Conte che ha detto:

Non è possibile, non è un segno di civiltà. Io dico, cara Giorgia, tu che sei intervenuta a postare quel video e hai portato tutta la tua visibilità. Tu sei una donna, una madre, una cristiana ma non hai pensato un attimo che quella donna poteva essere tua madre, tua sorella, tua figlia. Tu immagina se un politico intervenisse a diffondere a quel gesto di grande violenza, anche soltanto l’audio di quella tua madre, di quella tua sorella, quella tua figlia. Dobbiamo astenerci da questi comportamenti, dobbiamo tutelare la dignità delle persone. Tu ti candidi ad essere presidente del Consiglio dei ministri. Cosa farai un domani? Promuoverai la diffusione di video simili per cercare di fare la lotta contro l’immigrazione o per caso ti impegnerai a tutelare un valore fondamentale di civiltà, la tutela della dignità di ogni persona?”.

VIDEO GIORGIA MELONI