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Terra dei Fuochi, otto bimbi morti in 20 giorni

“Siamo qui a chiedere giustizia per i bimbi a cui è stato negato il futuro”

Queste le parole che campeggiano su uno striscione in piazza del Plebiscito, dove al momento è in atto una protesta da parte delle mamme riunite nel comitato ‘Vittime della Terra dei fuochi’. Sono loro a denunciare che in un mese sono morti otto bambini, tra i sette mesi e gli undici anni, a causa di tumori.

I dati già resi noti dall’Iss nel 2016 evidenziano di fatto un ‘eccesso’ di tumori tra i bambini nella Terra dei fuochi già all’età di un anno. Il rapporto riguarda 32 Comuni della Provincia di Napoli e 23 della Provincia di Caserta e conferma come in queste zone si registrano più ricoveri e ci si ammala molto di più di tumore. Questo studio rileva che:

“Un’elevata prevalenza alla nascita di malformazioni congenite in aree caratterizzate anche dalla presenza di siti di smaltimento illegale di rifiuti pericolosi. Un carico di patologie, nell’area in esame, per il quale le esposizioni a emissioni e rilasci dei siti di smaltimento e combustione illegale dei rifiuti possono avere svolto un ruolo causale o concausale”

Maria Caccioppoli è una delle mamme che stanno protestando in piazza del Plebiscito. Lei ha perso suo figlio di otto anni per un tumore al cervello, la sua è una denuncia netta e coraggiosa:

“Con i soldi stanziati finora dal Governo, non è stato effettuato nulla di concreto. I roghi tossici continuano ad invadere tutti i giorni le nostre abitazioni. Le istituzioni hanno fatto solo passerelle. Non abbiamo bisogno di spostare le ecoballe, che è solo un sistema per spostare soldi. Abbiamo bisogno di aiuto per monitorare i nostri bambini, vorremmo più controllo sul territorio e nei luoghi dove sversano questi veleni che poi verranno incendiati”.