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Giugliano: arrestati due poliziotti per corruzione. Autorizzavano sale scommesse

Un caso di corruzione per l’autorizzazione di licenze di alcune sale scommesse a Giugliano.

Due poliziotti  sono stati arrestati per corruzione e ristretti ai domiciliari. Stessa sorte per altre 4 persone, mentre per altre 4 è stato previsto l’obbligo di dimora.

Un’operazione condotta ieri mattina dagli agenti di polizia del commissariato di Giugliano diretti da Pietropaolo Auriemma, con l’aiuto della Squadra Mobile di Napoli, ha portato ad totale di otto misure cautelari e ben undici indagati. Gli investigatori hanno, infatti, eseguito una ordinanza emessa dal gip del tribunale di Napoli nell’ambito di un’indagine condotta dalla locale Procura Distrettuale Antimafia.  Le indagini sono state portate a termine anche grazie all’uso di intercettazioni telefoniche ed ambientali. Tra le persone per le quali sono stati disposti i domiciliari ci sono due poliziotti di 52 e 54 anni di Santa Maria Capua Vetere e di Aversa, che all’epoca dei fatti  lavoravano presso l’Ufficio Amministrativo del commissariato di Giugliano. Il reato che viene loro contestato è quello di corruzione: tra giungo e settembre del 2013 avrebbero preso soldi ed altri benefici per il rilascio di autorizzazioni riguardanti alcune sale scommesse, svelando anche notizie coperte da segreto.

In particolare gli inquirenti indagano proprio il periodo dell’avvenuta corruzione in quanto all’epoca ci fu un cambio nella normativa relativa alla gestione delle sale scommesse, i cui gestori erano obbligati ad ottenere il rilascio di nuove autorizzazioni senza le quali i flussi di erogazione delle scommesse sarebbero state sospese. Proprio questo fattore avrebbe “costretto” gli imprenditori coinvolti a ricorrere alla corruzione di alcuni soggetti appartenenti alle forze dell’ordine.