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Napoli, provincia – Bullismo: Su facebook la foto del figlio picchiato: trovati i 5 colpevoli

Bullismo: identificati i 5 ragazzini responsabili del pestaggio ai danni di un 13enne

Con queste parole affidate ad un post con tanto di foto sul suo profilo facebook il padre aveva commentato il pestaggio ai danni del figlio, un ragazzino di 13 anni:

“Buonasera a tutto il popolo di Facebook. Oggi vi mostro cosa sta diventando il mondo è ve lo mostrerò nel modo più vero e crudo. Vi mostrerò la faccia vera di quella merda che si chiama Bullismo e vi prego di condividere e commentare perché quello che oggi è successo a mio figlio non deve e non dovrà accadere a nessuno. E mi raccomando, denunciate perché gli autori di tali soprusi non devono passarla liscia. Spero che siate tutti d’accordo con me. Mi raccomando, condividete!»

L’episodio di bullismo, accaduto a Mugnano di Napoli nella giornata di venerdì, è stato subito denunciato ai carabinieri. L’appello del padre è rivolto ovviamente ad altri ragazzi/e vittime di episodi analoghi affinchè denuncino chi li perseguita. Circa 200mila le condivisioni totalizzate dal post sul noto social network.

Come si apprende in un articolo apparso questa mattina su CRONACHE DI NAPOLI, il padre ha spiegato il perchè del suo gesto:

Perchè ho pubblicato su facebook la foto di mio figlio vittima di bullismo e non solo un post? Perchè sono sicuro non avrebbe mai avuto la stessa risonanza, qualche lettore attento forse avrebbe capito, ma so che le immagini su facebook colpiscono di più e so che su quella si sarebbero soffermati.

Insomma una mossa voluta, di pancia e per certi versi coraggiosa con l’obiettivo di sensibilizzare in maniera forte su un tema sociale troppe volte ignorato e per dare un segnale di vicinanza e partecipazione allo stesso ragazzino, vittima di un brutale pestaggio. A proposito del figlio, parla il padre:

Ha capito che si trova in una  comunità sana, dove c’è qualche mela marcia che in un modo o nell’altro si cercherà di debellare

Proprio all’azione di debellare fenomeni del genere dovrebbero dedicarsi in primis la comunità sostenuta dall’azione della buona politica. Lo stesso sindaco di Mugnano, Luigi Sarnataro, ha denunciato con fermezza l’episodio:

Quello che è successo ieri al piccolo Fabio, schernito e malmenato da un gruppo di coetanei, è gravissimo e deve far riflettere tutti noi. A lui e alla sua famiglia va tutta la mia solidarietà e vicinanza». Il primo cittadino aggiunge: «Come Istituzioni, insieme con le scuole e le famiglie, dobbiamo essere in prima linea per combattere la triste piaga del bullismo ed insegnare ai nostri ragazzi a ripudiare la vile logica del branco e della violenza. Intanto già nella giornata di ieri ho richiesto ai vigili urbani e ai carabinieri maggiori controlli, specie negli orari di uscita delle scuole, per prevenire altri simili episodi

Il fatto ha avuto rilevanza nazionale con il sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Ferri che si è espresso sulla vicenda e sul tema bullismo:

Quanto accaduto ci fa capire che sul fenomeno del bullismo non possiamo abbassare la guardia. Ogni violento ed ogni vittima hanno una storia a sè, ma le radici del malessere, profonde e superficiali che siano, si intrecciano sempre nel contesto in cui il ragazzo vive: la scuola, la famiglia, gli amici, il paese. Alla base c’è un unico anello debole: gli adulti. Dobbiamo essere noi il baluardo contro ogni tipo di violenza, ma anche il mondo della politica deve darsi da fare dal punto di vista legislativo.

Ora sono stati identificati i 5 responsabili del pestaggio ai danni del 13enne: sono tutti ragazzini al di sotto dei 14 anni. Nella stessa comitiva due di loro hanno assistito al pestaggio, pur senza partecipare. Sono stati identificati e verranno sentiti dai carabinieri alla presenza dei genitori.