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E’ morto Paolo Limiti, cultore insaziabile del gusto nazional-popolare. Il mondo dello spettacolo piange la sua scomparsa

Addio a Paolo Limiti. Conduttore tv, paroliere, cinefilo, cultore della memoria televisiva. Amante dei pettegolezzi e del nazional-popolare, senza snobismi.

 

Paolo Limiti, conduttore tv e noto paroliere, è morto oggi all’età di 77 anni nella sua casa di Milano, dopo un anno di lotta contro il cancro. Era nato a Milano l’8 maggio del 1940.

La televisione e tutto il mondo dello spettacolo piangono la perdita di Paolo Limiti che, solo l’anno scorso, aveva improvvisamente scoperto la malattia, mentre era in vacanza ad Alassio. Straordinari e sterminati i suoi lavori: dalla musica ai film, dai documentari ai libri. Esperto cinematografico, di lirica, di varietà e commedie, ha lavorato sulla memoria, sul gusto dell’aneddoto, sul recupero del passato. Della tv amava proprio tutto, dai retroscena ai pettegolezzi. Un cultore insaziabile del gusto nazional-popolare, senza alcuna forma di snobismo.

Consumatore onnivoro di spettacolo, in tutte le sue sfaccettature, in tutti i suoi eccessi. Non solo in prima persona, in considerazione del ruolo di eminenza che è arrivato a ricoprire negli anni, ma anche come divulgatore. Paroliere eccelso, affabulatore di nota bravura, convincente medium di memoria collettiva. Come un grande catalogo di curiosità, eccessi e successi.

Fino all’ultimo, Limiti è voluto restare tra gli affetti della sua casa milanese, assistito dalle persone di servizio ed affiancato da amici e familiari, rifiutando il ricovero ospedaliero. L’annuncio della scomparsa è stato dato da Nicola Carraro, produttore cinematografico e marito di Mara Venier, che lo ha poi ricordato con affetto su Instagram:

“Ciao Paolo… quanto bene ci siamo voluti… quanto mi mancherai.”

La televisione, il suo palcoscenico di vita. Indimenticabili le sue trasmissioni, sempre stuzzicanti, nel nome dell’amarcord. All’inizio degli anni Settanta iniziò a collaborare con Mike Bongiorno, partecipando come autore alla realizzazione di un programma storico come Rischiatutto. Il grande pubblico lo ha conosciuto soprattutto a metà degli anni Novanta, quando cominciò a condurre alcuni fortunati programmi pomeridiani sulla Rai, dedicati alla storia della musica italiana.

E proprio la memoria è stata la costante della sua visione artistica, un continuo rimando ai giorni passati ed a tutto ciò che hanno rappresentato per la tv e l’arte italiana, ma non solo. Il successo di trasmissioni come Dove sono i Pirenei?, E l’Italia racconta, Ci vediamo in tv, Alle 2 su Rai1, Paolo Limiti show, e così via, è stato legato, proprio, al suo stile di conduzione ed alla sua capacità di giocare con i ricordi. Grazie alla sua capacità di raccontare il passato con una travolgente chiave di lettura, fatta di dolcezza, di malinconia e di consapevolezza, Limiti ha fatto breccia nel cuore del pubblico italiano ed oltre.

Le parole, le amava smisuratamente. Limiti debuttò come paroliere grazie a Jula de Palma, da lui sentitamente ammirata. Le scrisse, infatti, ben tre canzoni, che la cantante apprezzò tanto da decidere di inciderne una, Mille ragazzi fa, nel 1964. Le altre due furono incise, invece, dal marito di lei, il musicista Carlo Lanzi, con lo pseudonimo Dick Salomon.

Ma fu l’incontro con Mina a rappresentare il punto di svolta della sua carriera. Per lei compose i testi di Viva lei, Bugiardo e incosciente, La voce del silenzio, Secumdì secumdà. Un rapporto “odi et amo“, che ha lasciato i segni nella storia, in quella personale dei due, ma indubbiamente anche in quella artistica e dello spettacolo italiano.

Ha lavorato, poi, con Ornella Vanoni e con quasi tutti i cantanti italiani dai 50 ad oggi. (Per citarne alcuni, Dionne Warwick, Donovan, Peppino di Capri, Loretta Goggi, Mia Martina, Al Bano e Romina Power, Iva Zanicchi.)

Limiti è riuscito in un qualcosa che ha, poi, aperto le porte ad una nuova interpretazione della tv di intrattenimento, rendendo persino il trash un modo elegante di fare spettacolo. Un pezzetto di “vecchia” televisione alla quale non piaceva troppo la nuova tv: celebri le sue critiche ai talent show ed il suo rifiuto verso un certo tipo di spettacolo, tanto che negli ultimi anni Limiti era quasi sparito dal piccolo schermo. La sua spalla d’eccezione è stata, infatti, Floradora, l’irriverente cagnolino di pezza bicolore e dalla lingua rosa acceso, che lo accompagnava sullo schermo.

Molto chiacchierata anche la sua relazione con Justine Mattera, con cui è stato sposato per qualche anno, dal 2000 al 2002. La donna, appresa la notizia, ha manifestato il suo dolore postando una foto molto significativa. E’ la copertina di un vecchio numero di Tv Sorrisi e canzoni, dove Limiti la cinge con le braccia. Con poche, ma sentite e commoventi parole d’addio, ringrazia l’uomo che ha condiviso con lei una parte della sua vita, ma anche e soprattutto il suo amore per lo spettacolo.

“Sembra ieri. A te che mi hai creato una carriera. Love you”.

Non sono solo i personaggi celebri a ricordare Limiti, ma anche molta gente comune, tanto che l’hashtag con il suo nome è in cima alla classifica di Twitter.