Un imputato in un processo penale conosce il napoletano ma non l’italiano. La soluzione è molto semplice: il giudice chiede una traduzione. Ecco quanto accaduto a Macerata.
Nell’ultima udienza, l’uomo ha dichiarato di non comprendere l’italiano e il giudice ha affidato il compito di tradurre le sue dichiarazioni all’avvocato Andrea di Buono, originario di Napoli. La decisione è stata presa da Francesca Preziosi, magistrato del Tribunale di Macerata, nell’ambito di un processo penale a carico di un napoletano. La prossima udienza si terrà lunedì 14 luglio.
Il caso è sicuramente singolare visto che di solito viene chiesto l’aiuto di un interprete quando uno degli imputati è una persona di nazionalità straniera. Speriamo solo che l’avvocato sappia cogliere le varie sfumature della lingua partenopeo: sulle capacità di racconto ha poche eguali. Confidiamo nella origine partenopea dell’avvocato che dovrà occuparsene.