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Acerra: entra in una concessionaria prende una moto e fugge. Condannato

Condannato a 4 anni di carcere per aver rapinato una moto in una concessionaria. Accolte in parte le tesi della difesa. Il pubblico ministero aveva chiesto 6 anni e 2 mesi di reclusione. Ecco Di cosa si tratta.

I fatti risalgono scorso mese di ottobre quando un ragazzo di 20 anni entrò nella concessionaria di moto pretendendo di portare via  un modello da cross. A seguito del rifiuto del negoziante scatto prima una violenta reazione e poi la presa forzata del motoveicolo. Dopo essersi allontanato con la stessa il ragazzo però fu presto raggiunto dalle forze dell’ordine che intervennero prontamente bloccandolo. Secondo una prima ricostruzione nell’ufficio era presente il figlio del titolare. Alla richiesta del rapinatore replicò affermando che questa poteva essere avallata solo dal padre. A quel punto la tensione si alzò ed i toni cominciarono a diventare sempre più accesi, fino a quando il cliente lasciò intendere di essere armato. Inoltre dai meccanici dell’officina pretese di essere fornito di benzina e di gonfiare le gomme della stessa motocicletta. Il suo intento però di portare via il motociclo fu impedito dall’intervento le forze dell’ordine. Prontamente avvertite si trovavano già all’esterno dell’esercizio commerciale. A quel punto e ventenne fece dietrofront e provò a scappare lasciando il veicolo a terra ed intraprendendo una fuga a piedi nascondendosi dietro un capannone.

Gli agenti della polizia del Commissariato di Polizia di Acerra in collaborazione con i carabinieri della locale stazione lo trovarono praticamente subito e lo bloccarono. Sotto la sua maglia fu rinvenuta una fondina per una pistola vuota. Un mese dopo i fatti lo stesso ventenne fu destinato di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere insieme al padre ad un fratello per tentata estorsione. Ora la sentenza. Il ragazzo è stata condannato a 4 anni di carcere per rapina. Questo quanto stabilito ieri dal gip del tribunale di Nola nei suoi confronti al termine del processo tenutosi con rito abbreviato. Inoltre nel corso dell’udienza di ieri il giovane ha voluto rendere dichiarazioni spontanee negando in sostanza  gli addebiti.